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Al via il progetto “Romagna Plastic Free”, per un mare più sostenibile

Cambiare le abitudini della cittadinanza promuovendo azioni di educazione nelle scuole al consumo moderato della plastica, implementare i sistemi di raccolta differenziata nel territorio romagnolo, passando sempre dalla diffusione delle buone pratiche. Con queste premesse è nato il progetto “Romagna Plastic Free”, da un’idea del comitato Basta Plastica in Mare con la collaborazione di Romagna Acque e Centro Ricerche Marine di Cesenatico. “Pensare globale, agire locale”. In sintesi la poetica d’azione perseguita in corso di svolgimento del progetto seguierà questo motto. Del resto, si parla di un problema, quello dell’ingente quantità di plastica dispersa nei mari e negli oceani, di dimensioni planetarie e anche se nell’Adriatico non abbiamo a che fare con uno dei famigerati “continenti” di plastica, come il noto Pacific Trash Vortex, nel Pacifico, una superficie immensa cosituita da rifiuti plasica, galleggiante per km e km quadrati, il problema è comunque tangibile. Il progetto sarà presentato nei prossimi giorni nell’ambito di Ecomondo, la kermesse dedicata alla Green Economy in partenza domani alla Fiera di Rimini.

Uno scatto della conferenza tenutasi lunedì 5 novembre al bagno 26.

Nella giornata di lunedì 5 novembre il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa al Bagno 26 di Marina Centro. A spiegare alcune delle linee guida già intraprese negli scorsi mesi è stato il Presidente di Romagna Acque Tonino Bernabè. Romagna Acque è già  attiva sul territorio locale dalla Provincia di Forlì Cesena fino a quelle di Ravenna e Rimini per la diffusione delle cosiddette Casette dell’Acqua, attraverso le quali viene proposto un sistema alternativo e sostenibile di approvvigionamento dell’acqua potabile volto a ridurre l’acquisto di lotti di bottiglie in plastica. “Si è trattato e si tratterà di intervenire nelle pratiche di consumo dei singoli cittadini – ha spiegato Bernabè – proponendo validi modelli alternativi in grado di sostituire le vecchie abitudini con nuove abitudini più “sostenibili” per l’ambiente. Il nostro obiettivo è portare le Case dell’acqua di rete ma anche negli uffici pubblici e negli ospedali“. Romagna Acqua parteciperà al progetto “Plastic Free” intraprendendo anche sul territorio riminese alcune iniziative messe in campo in altri comuni. “A Forlimpopoli – continua il Presidente di Romagna Acque – abbiamo portato gli erogatori nelle scuole e consegnato ai bambini  borracce in alluminio. Per cinque anni potranno andare a scuola senza portarsi dietro una bottiglietta d’acqua, perché potranno reperirla direttamente a scuola. Questo serve ad insegnare le buone abitudini. Questi bambini si porteranno dietro per sempre questa esperienza. Noi, come Romagna Acque, dal 2019  presenteremo il progetto nelle altre scuole della Romagna. 

Alla conferenza ha partecipato anche Marco Rossato, il velista disabile che con il suo trimarano ha navigato intorno a tutto il Belpaese per testimoniare l’accessibilità dei porti e le condizioni di inquinamento del mare. “In tutto il mondo, nei mari sono sparse tonnellate di rifiuti di plastica, e anche nel Mare Mediterraneo e possibile imbattersi in pochi metri nei rifiuti di questo tipo – ha spiegato il Velista.

Anche l’amministrazione comunale di Rimini ha voluto esprimere la sua vicinanza all’iniziativa tramite l’Assessore all’Ambiente Anna Montini, che tracciato alcune linee guida a cui il Comune guarda con interesse, come “favorire il riporto a terra dei rifiuti dell’attività di pesca rendendolo a basso costo“.

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