Nei giorni scorsi negli Albi Pretori dei comuni interessati è apparso un decreto del Prefetto che autorizza del personale della società Snam Rete o di altre società appaltanti per conto di Snam di accedere ai terreni privati interessati dal rifacimento del metanodotto Ravenna-Chieti.
In sintesi, il progetto prevede la messa in opera di:
- una condotta principale DN 650 (26″’) lunga 142,600 km;
- dieci tratti di cavo di telecomando per una lunghezza complessiva di 6,255 km;
- sessantaquattro tratti di linee secondarie di vario diametro per una lunghezza complessiva pari a 30,780 km;
la dismissione di:
• una condotta DN 650 (26″) per uno sviluppo lineare complessivo di 163,715 km;
• sessantacinque tratti di linee di vario diametro per uno sviluppo totale di 24,030 km.
Il progetto non riguarda esclusivamente la sostituzione della condotta esistente, ma in alcuni tratti si discosta dall’attuale tracciato. Per queste ragioni è stata fatta la procedura di impatto ambientale da parte del Ministero dell’ambiente. Anche nei tratti di sostituzione si dovrà procedere agli scavi e al ripristino ambientale.
Per il tracciato che corre nei territori della provincia di Rimini l’unico Comune che ha fatto osservazioni è stato San Giovanni in Marignano: chiede che in fase di progetto esecutivo vengano specificati gli interventi di mitigazione e ripristino ambientali giudicati del tutto insufficienti in questa fase progettuale.
Il progetto interessa i Comuni di: Bellaria, Santarcangelo, Rimini, Coriano, Misano, San Giovanni in Marignano.
La documentazione è reperibile sul sito del ministero dell’ambiente cliccando qui
Il tracciato in blu è il metanodotto da dismettere. Il tracciato in rosso è il nuovo metanodotto
