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“Aiuto mi picchiano”, ma quando arriva la polizia aggredisce gli agenti e ne ferisce uno

Chiama la Polizia perché aggredito, ma poi all’arrivo degli agenti ne ferisce uno dopo aver scatenato lui una colluttazione. Il fatto è accaduto verso le 3 di questa notte, quando alla sala operativa Questura è arrivata la richiesta di aiuto di un trentunenne originario della Guinea, il quale affermava di essere stato aggredito fisicamente da un gruppo di persone all’interno di un bar in zona Bellariva.

I Poliziotti, giunti immediatamente sul posto, si sono trovati di fronte una persona in evidente stato di alterazione psico-motoria e con una ferita sanguinante allo zigomo, L’uomo additava un altro avventore del bar (un cittadino russo di 29 anni) come uno degli autori dell’aggressione subita, riferendo che la restante parte del gruppo si era dileguata. Il russo in effetti confermava di aver avuto un diverbio con il trentunenne poi finito in una rissa, il tutto per futili motivi.

Ma intanto il guineano continuava ad inveire contro l’altro, tanto che i poliziotti, mentre stavano procedendo alle identificazioni, più volte son dovuti intervenire per impedire dividerli.

Ad un certo punto il trentunenne raccoglieva una bottiglia vuota di vetro da terra scagliandosi contro il russo per colpirlo in testa. I poliziotti però lo bloccavano e gli toglievano di mano l’arma improvvisata. Non era però finita, perché il guineano, resosi conto che sarebbe stato portato in Questura, al momento di entrare nell’auto di servizio opponeva forte resistenza  colpendo con calci e testate gli agenti, uno dei quali rimaneva ferito.

Riusciti a ristabilire la calma i poliziotti, hanno tratto in arresto l’uomo, che peraltro aveva in atto un divieto di dimora in questa provincia, per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Al termine del processo per direttissima tenutosi nella mattinata odierna, il giudice ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare in carcere per la pena di un anno e otto mesi.

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