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Agorà Democratica Rimini, incontro sulla partecipazione e i bisogni dei quartieri

Articolo Uno e il Circolo PD V Peep/ Villaggio 1 Maggio/Grotta Rossa lanciano nel dibattito politico locale l’argomento partecipazione. Ieri pomeriggio, presso la Sala Marvelli in via Dario Campana, assieme al Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, all’Assessora alla partecipazione Chiara Bellini, alla Presidente dell’Assemblea Legislativa Emma Petitti e al Sindaco di Bologna Matteo Lepore, si è tenuta la prima Agorà Democratica comunale, la seconda in Provincia dopo quella della Valmarecchia.

Reduci dalle elezioni amministrative e dalla prima esperienza elettorale di Rimini Coraggiosa, il gruppo, rappresentato durante la serata da Francesca Chicchi, coadiuvato dall’esperienza del Circolo PD V Peep, rappresentato dal Segretario Giacomo Gnoli, ha sviluppato un lavoro che ha portato a diversi incontri con i “portatori di interesse” del quartiere, mettendo in luce bisogni, caratteristiche identitarie e necessità, dei suoi abitanti.

La domanda che è emersa più frequentemente è: i quartieri, possono ancora costituire una base per un ragionamento partecipativo? Da molti interventi è emerso che i quartieri sicuramente possono costituire una buona base di partenza, ma la sfida odierna, su cui l’amministrazione sta cercando di lavorare è quella di riprogettare un nuovo modello, diverso dal vecchio sistema di “consigli di quartiere”, che punti anche alla partecipazione delle periferie nelle scelte cittadine.

Il percorso che l’Agorà Partecipazione propone di sperimentare si basa sul ruolo che la “cittadinanza attiva” è chiamata a svolgere per rivitalizzare il percorso partecipativo. Si parla di quelle forze civiche che sono attive socialmente in forme differenziate, e vanno dalle associazioni di volontariato in campo culturale, solidaristico, sportivo, alle forme più strutturate come i circoli di partito o le parrocchie.
Anche sui modi e sugli obiettivi il gruppo ha le idee chiare: teatro di quartiere, sportello di assistenza psicologica, orti sociali, web radio di quartiere, pronto soccorso informatico sono solo alcune delle idee scaturite dal lavoro del gruppo.
A questo punto, la palla passa all’Amministrazione, alla quale si chiederà un confronto per capire in che modo dare seguito a questo percorso.

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