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Aggressione razzista a donna incinta, confermati i due arresti

Il gip del tribunale di Rimini ha convalidato l’arresto della coppia fermata mercoledì sera, ad una fermata del bus 11 di Viale Principe Amedeo, dalla polizia di Stato per aver rapinato, insultato con frasi razziste e spinto a terra una donna di colore incinta, al sesto mese di gravidanza.

Per la donna responsabile dell’aggressione, 19 anni di Ancona, il giudice Vinicio Cantarini ha disposto gli arresti domiciliari, in quanto madre di una bimba di pochi mesi. L’uomo, 22 anni di Caserta, è stato invece inviato in carcere.

La vittima dell’aggressione, senegalese di 39 anni, regolare in Italia dove vive da anni con la famiglia e lavora come cameriera, è stata medicata in Ospedale e ne avrà per 15 giorni. Per il giudice “non sussiste alcun serio elemento per dubitare dell’attendibilità della denunciante”. Per il gip inoltre non vi sono dubbi che, dopo aver rubato il cellulare dalla borsa della donna, siano state pronunciate dal campano frasi offensive e razziste come “ti faccio abortire negra di m…” o “vai via negretta di m…, io ti ammazzo”. 

Del resto le circostanze dell’aggressione erano state confermate dai numerosi testimoni, compreso il conducente del bus, mentre anche dopo l’arrivo degli agenri i due avrebbero continuato a insultare la futura mamma con pesanti frasi razziste.

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