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Aggredì la moglie con il mattarello, chiesti 14 anni per tentato omicidio

Le volanti della polizia erano intervenute in via Severino Ferrari, il 22 ottobre del 2019 su segnalazione di un cittadino, perché da un appartamento giungevano grida e usciva, col volto sanguinante, una donna. I poliziotti notavano, poggiato sul tavolo della cucina, un mattarello con evidenti tracce di sangue, e, in terra, uno smartphone completamente distrutto e con tracce di capelli presumibilmente appartenenti alla vittima.

Quest’ultima, una trentacinquenne di origine albanese, in evidente stato di choc, terrorizzata da quanto accaduto, interrogata, riferiva che il coniuge l’aveva colpita ripetutamente e in maniera molto violenta in varie parti del corpo con un mattarello da cucina.

L’uomo, quarant’enne, anch’esso di origine albanese, era in evidente stato di ubriachezza e i poliziotti hanno subito individuato sul suo corpo segni ed escoriazioni compatibili con la violenza consumata ai danni della donna, talmente cruenta da costarle una prognosi di 60 gg. La donna confessava di essere stata minacciata di morte, in più di un’occasione, dal marito, tanto da far insorgere in lei una sorta di sopraffazione e di terrore psicologico, che le impediva di contattare le Forze di Polizia. Il motivo scatenante la richiesta di separazione anche per proteggere i figli da tanta violenza.

Il procuratore Davide Ercolani aveva disposto una perizia del medico legale che ha stabilito che la donna si è salvata solo perché ha alzato le braccia per proteggersi e per questa ragione erano fratturate. Il Pm ha contestato all’albanese rinchiuso in carcere anche il reato di tentato omicidio.

Ieri si è aperto il processo con rito abbreviato. L’accusa ha chiesto una condanna a 14 anni di carcere. La moglie si è costituita parte civile con gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi. L’ex marito è difeso dall’avvocato Umberto De Gregorio. Il tribunale ha anche accettato la parte civile dell’Associazione Gens Nova (avvocato Elena Fabbri)

La sentenza la prossima settimana

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