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Aeroporto, AIRIMINUM: “Per avere i voli il territorio ci metta i soldi!”

Un comunicato di AIRIMINUM, società di gestione dell’aeroporto di Miramare, in relazione ai dati turistici recentemente pubblicati e su quanto bisogna fare per portare nuovi voli e turisti:

 

In relazione al dibattito di questi giorni sui dati del turismo romagnolo, si registra come tutti gli interventi, pur confrontandosi sui vari assunti di partenza o risultanze, concordino su un preciso punto: la centralità dell’aeroporto Fellini per incrementare l’appeal internazionale della costa e la necessità imprescindibile di un suo rafforzamento per raggiungere obiettivi ambiziosi.

Senza entrare nel merito di aspetti che non competono ad Airiminum, è evidente che il tempo speso per raggiungere una destinazione turistica è diventato un fattore cruciale, soprattutto con vacanze sempre più brevi.

E’ importante in primo luogo soffermarsi su un aspetto che non può essere trascurato quando si procede a un’analisi sulla realtà turistica emiliano-romagnola e sui suoi aeroporti: l’aeroporto di Rimini, oggi, rappresenta un unicum nel panorama aeroportuale italiano.

· Nel 2017, i 41 aeroporti italiani attivi hanno registrato circa 175 milioni di passeggeri: i primi 20 hanno coperto circa il 96% del traffico totale e i restanti 21 solo il 4%. Bologna a maggioranza pubblica fa parte del primo gruppo e Rimini del secondo: è chiaro come i due aeroporti dispongano di risorse e strumenti diversi e debbano rispondere a modelli gestionali differenziati.

· Dei 21 aeroporti della seconda fascia, inoltre, Rimini è l’unico che ha una proprietà totalmente privata che si sostiene esclusivamente tramite risorse generate dalla gestione o apportate dai soci pur chiudendo stabilmente in utile e con debiti pari a zero. Gli altri sono di proprietà pubblica e – pur presentando nella maggioranza dei casi situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie problematiche – beneficiano di importanti risorse pubbliche sia per la gestione che per lo sviluppo dei voli.

Ad oggi, il Fellini è ora pronto ad assumere il ruolo di “strumento” volto a migliorare il livello di accessibilità alla Romagna. Pronto a mettere a disposizione del territorio, degli enti locali dedicati al turismo e dei vari operatori privati uno strumento efficiente e snello, che in questo breve lasso di tempo ha saputo anche conquistarsi una certa credibilità nel settore aeroportuale attirando compagnie europee leader e altre sono pronte ad arrivare già dal 2019.

Per adempiere pienamente al ruolo di strumento principe per l’internazionalizzazione e diventare l’aeroporto della Costa Romagnola esprimendo appieno le sue potenzialità, come auspicato dall’Assessore al Turismo Regionale Andrea Corsini, vanno ancora compiuti una serie di passi:

· il Fellini va valorizzato a livello strategico attraverso un coinvolgimento diretto e stabile nei vari organismi regionali e dei vari enti locali dedicati al turismo. Si è iniziato a cooperare con l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini come pure con il Presidente di Destinazione Romagna e Sindaco di Rimini Andrea Gnassi attraverso una serie di azioni volte a concentrare i reciproci sforzi su alcuni mercati strategici, in particolare la Germania. E’ auspicabile che si possa arrivare a un meccanismo più sistematico che rafforzerebbe le sinergie e i risultati perseguibili;

· vanno dedicati importanti budget per l’acquisto della commodity “turista” a favore di compagnie aeree e tour operator (provider) come avviene in altre destinazioni leader a livello internazionale, che investono milioni di euro nell’acquisto di voli.

Questo è un compito del territorio (pubblico e privato) e non dello strumento.

Con l’operazione Ryanair è stato dato un forte segnale in questa direzione, ma rimarrà tale senza un concreto supporto delle altre energie del territorio.

· il Fellini va migliorato e adeguato con investimenti infrastrutturali (area volo, terminal e macchinari) per supportare la crescita dei volumi e lo standard dei servizi erogati.

Dopo il decreto interministeriale ottenuto quest’anno e dopo un’approfondita istruttoria da parte degli organi competenti, si è aperta la fase di approvazione del Master Plan redatto insieme a Fraport che descrive il piano di crescita e i relativi investimenti già individuati per i prossimi 30 anni. Questo è il documento su cui si basa l’accordo di programma tra Enac e il gestore per il periodo 2020-2023. Su questo tema, lo scorso maggio si è fatta in Regione, con Enac, una prima riunione. Va riconosciuto che l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini si è più volte dichiarato, anche pubblicamente, pronto a sostenere il progetto di Rimini, come già avvenuto per l’aeroporto di Parma.

AIRiminum – concessionario pubblico e gestore di un’infrastruttura del Governo Italiano – è consapevole di dover fare la sua parte insieme agli altri attori del territorio (governo locale e operatori economici), ed è pronta a farlo, per migliorare il livello di mobilità e accessibilità della Romagna, che è il vero problema su cui si deve agire per incrementare lo sviluppo e offrire ai residenti lo stesso diritto di mobilità garantito a quelli di altre aree sviluppate. 

Quello che deve motivare tutti, è che il successo di tale sforzo congiunto, incrementerà la competitività economica non solo del turismo (in entrata e in uscita) ma in generale di tutte le attività produttive, generando quindi nuovo valore e posti di lavoro per i giovani di questo territorio“.

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