L’Amministrazione comunale di Rimini esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Valeriano Moroni, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e figura di riferimento per il mondo della marineria civile e militare italiana.
Un mondo che l’ha sempre visto prodigarsi in tante iniziative e ricerche storiche da appassionato e studioso di storia locale per mantenere viva la memoria della marineria riminese e dei suoi protagonisti come Capitan Giulietti, il celebre marinaio riminese sindacalista, giornalista e politico a cui la città ha dedicato un monumento proprio lungo la destra del porto.
Alla moglie signora Pina e alla famiglia tutta le condoglianze del Sindaco e della Giunta comunale di Rimini.
Valeriano Moroni si è spento ieri nella sua casa di San Giuliano. I funerali si svolgeranno giovedì alle 10 nella chiesa del Borgo Era figlio di un marinaio che fu sommergibilista e anch’egli svolse il servizio militare nella marina Italiana presso l’ammiragliato di Cagliari. Nel 1992 fu insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Come ricorda Roberto Venturini, “a Valeriano Moroni si devono praticamente tutte le iniziative che Rimini ha dedicato ai suoi marinai”.
Oltre all’impegno per la riscoperta e la conoscenza di Capitan Giulietti (fondatore del sindacato italiano dei marinai e figura chiave negli anni concitati del primo dopoguerra, fra l’impresa di Fiume e la presa del potere di Mussolini, da cui fu prima corteggiato e poi perseguitato) anche il ripristino della scultura in marmo che si trova oggi alla base del monumento dello stesso Giuseppe Giulietti, che era stata rubata. Ma anche la riscoperta dell’ammiraglio Antonio Scialdone, riminese, Medaglia d’oro al Valor Militare e autore della bonifica dell’Adriatico dalle mine alla fine della seconda guerra mondiale. Moroni ottenne che il Comune di Rimini e l’Anmi apponessero una targa commemorativa nella sua casa natale, in Via Clodia. E ancora, la targa che fu dedicata il 3 ottobre 2015 all’equipaggio del trabaccolo “Romeo”, naufragato il 28 febbraio 1895 schiantandosi contro la palata con la morte di cinque marinai; la lapide si trova oggi nel monumento ai caduti del mare in piazzale Boscovich.
(nell’immagine di apertura, 3 ottobre 2015: Valeriano Moroni all’inaugurazione, della targa in memoria dei naufraghi del Trabaccolo Romeo – foto di Roberto Venturini/Riminiduepuntozero)