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Abusi non sanabili, anche il Ristorante dei Marinai rischia demolizioni. Le foto storiche

In questi giorni si stanno concludendo le procedure relative all’ultimo condono edilizio del 2003.

Oltre ai già noti interventi di demolizione per tre attività di pubblico esercizio  – Assassino, Bar Tricheco e Bar Bizzarro – anche il Ristorante dei Marinai in piazzale Boscovich, ha avuto un parere di diniego da parte della Soprintendenza di Ravenna.

La parte da rimuovere riguarda, molto probabilmente la veranda e non la struttura che risulta essere un edificio con un vincolo architettonico.

L’attuale struttura e com’era in origine prima dei  molteplici interventi

Inevitabile nelle prossime settimane l’ordinanza di ripristino della situazione antecedente alla realizzazione dei manufatti diniegati dal condono.

Il condono del 2003 fu molto contestato dalle Regioni ed associazioni culturali ed ambientaliste.

La normativa nazionale del condono ha una sua prima forma normativa nell’articolo 32 del Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269.

La disciplina originaria di questo articolo 32 fu oggetto di dichiarazioni di illegittimità da parte della Corte Costituzionale (nel 2004) , la quale costrinse il Governo ad una serie di modifiche ed attribuì alle Regioni il compito di correggere ulteriormente, con proprie leggi, le modalità, i limiti e le condizioni di applicabilità del condono edilizio per il proprio ambito territoriale.

La Regione Emilia-Romagna approvò la sua legge in materia nell’ottobre 2004; era dedicata in parte all’ordinario regime sanzionatorio delle violazioni edilizie ed in parte alla disciplina del nuovo condono edilizio.

In particolare, la legge regionale dell’Emilia Romagna escludeva dalla possibilità di condono:

  • le opere realizzate su aree di proprietà dello Stato o di altri enti pubblici territoriali, se questi non hanno espresso la disponibilità a concedere onerosamente l’uso dell’area;
  • le opere realizzate su immobili già vincolati, qualora il vincolo sia stato imposto sulla base di norme volte alla tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesaggistici nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali;
  • le opere eseguite su immobili dichiarati monumento nazionale o dichiarati di interesse rilevante ai sensi della normativa vigente (DLgs n. 42 del 2004);

L’edificio in concessione all’Associaz.ione Nazionali dei Marinai  ha ricevuto diniego alla richiesta di condono avanzata nel 2003 proprio in base alla legge regionale che disciplinava in modo restrittivo la norma nazionale.

Non vi è solo  il locale dei Marinai ad aver fatto la richiesta di condono 2003 nella zona del “triangolone”. Vi sono state richieste anche da parte del Coconuts e Rimini golf.  Anche la tensostruttura dei libri di piazzale Boscovich aveva fatto richiesta di condono 2003. Anche in quel caso non fu concesso. La tensostruttura fu demolita

Altre strutture di locali pubblici locali sono oggetto di provvedimenti di diniego di condono e soggetto alla demolizione. Anche nella zona adiacente alla spiaggia a Rivazzurra. Per questo ed altri provvedimenti facile pensare che scatteranno ricorsi al Tar.

Piazzale Boscovich e il lungomare quando non era ancora stato costruito il delfinario

La Casa del Marinaio e la palata del porto di Rimini

Veduta aerea del porto canale: sono comparsi il delfinario e la veranda del Ristorante dei Marinai

Le foto storiche appartengono alla collezione privata di Ferruccio Farina

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