Cerca
Home > Primo piano > A Rimini un quarto dei sanitari sospesi rientra nei ranghi

A Rimini un quarto dei sanitari sospesi rientra nei ranghi

Rimini sempre la peggiore per vaccinazioni, con un ritardo ormai incolmabile rispetto alle altre province romagnole.  Nell’ultima settimana però il riminese segna un record insolito: il calo dei sanitari sospesi perchè non vaccinati. Oltre il 26% di quelli che erano rimasti senza funzioni e senza stipendio sono rientrati nei ranghi, percentuale di gran lunga superiore rispetto ai “pentiti” di Ravenna e Forlì-Cesena. Sempre dal 14 al 20 febbraio, Rimin è stata seconda in Romagna per decessi dopo Ravenna, ma con tasso di letalità alla pari.

“Nella settimana dal 14 al 20 febbraio sono stati eseguiti 27.197 tamponi (molecolari e antigenici) registrando 6.350 nuovi casi positivi (23.3%). Dopo 4 settimane di aumento in relazione alla diffusione della cosiddetta variante Omicron, per la quarta settimana si registra una diminuzione nuovi casi sia in termini assoluti (- 3.227) che percentuali. In calo anche il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti in tutti i distretti”, comunica AUSL della Romagna.

Un calo che riguarda tutti i Comuni delle Provincia di Rimini, anche se per incidenza sul numero dei residenti i distretti riminesi sono secondi solo a Faenza, con il distretto sud (Riccione) davanti a quello nord.

Il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID è in lieve calo rispetto alla scorsa settimana
ed in totale sono ricoverati 248 pazienti, di cui 16 in terapia intensiva.

“Considerando l’andamento dei nuovi casi – prosegue AUSL Romagna – dei ricoveri totali, dei ricoveri in terapia intensiva e decessi da inizio pandemia si vede come a differenza delle ondate precedenti l’aumento considerevole dei nuovi casi delle ultime settimane non ha corrispondenza di ricoveri e decessi in egual modo, grazie alla diffusione della vaccinazione”.

Complessivamente restano sospesi perchè non vaccinati 142 operatori tra dipendenti e convenzionati in tutta l’azienda USL della Romagna. Un dato che continua a diminuire: erano 192 nella settimana precedente. In particolare, a Rimini, dove comunque il numero è sempre il più alto, sono 19 in meno; a Forlì 2, a Cesena 6, a Ravenna 9.

La situazione nelle scuole vede la continua diminuzione delle classi in quarantena: in Romagna nella settimana in questione sono state 83, quando erano state 123 in quella precedente e 15 giorni fa addirittura 628. Anche i casi nelle scuole sono in netto calo: nei nidi di i casi nelle scuole sono in netto calo: Rimini per esempio si è passati da 75 a 45; negli asili da 122 a 84; nelle elementari da 255 a 167; alle medie da 154 a 91; nelle superiori da 199 a 113.

Quanto ai vaccinati, al 21 febbraio 899.818 lo sono con prima dose, 850.475 con seconda dose 556.587 con terza dose a cui vanno aggiunte 106.423 dosi somministrate dai MMG. La provincia di Forlì-Cesena ha ormai scavalcato quella di Ravenna, che era stata a lungo la più vaccinata in Romagna. Rimini invece continua a restare largamente indietro, con le consuete e consistenti differenze fra Comune e Comune.

“Un’altra settimana favorevole – commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna – dal punto di vista del numero dei contagi, che sul versante dell’occupazione dei posti letti. I dati della settimana presa a riferimento confermano infatti in ulteriore diminuzione generale dei valori su tutto il territorio romagnolo. E’ evidente che la situazione è in via di miglioramento e ne siamo certamente sollevati, ma dobbiamo mantenere precauzione e attenzione. Serve gradualità, anche in attesa di vedere come evolverà il quadro epidemiologico nelle prossime settimane”.

“E’ importante ricordare ancora una volta che se le cose vanno molto meglio che in passato è grazie alla diffusione della vaccinazione. Siamo consapevoli dell’incessante senso di ripetitività del nostro messaggio ma è fondamentale per il bene di tutti continuare ad insistere sulla campagna vaccinale e sulla necessità di aumentare le coperture, soprattutto nei bambini in età scolare che anche questo sabato potranno aderire all’open day vaccinale a loro dedicato. E’ una grande opportunità che mettiamo a disposizione delle famiglie. Confidiamo siano in tante a coglierla”, conclude Altini.

Ultimi Articoli

Scroll Up