“Dovremmo essere diecimila qui oggi a manifestare contro la tirannia!“. Invece in piazza oggi a Rimini erano in poche centinaia, circa la metà rispetto a sabato scorso. Questa volta è stata richiesta l’autorizzazione alla Questura, ancora per protestare contro i vaccini (“questo vaccino”), il grande inganno della pandemia (“la gente è ipnotizzata dalla televisione”), il green pass (“se oggi a noi chiedono questo, cosa chiederanno domani ai nostri figli?”).
Il popolo no vax – no mask – no pass si è ritrovato, con qualche ritardo, dalle 17.30 in poi in piazza Tre Martiri, sotto lo sguardo di polizia e carabinieri. Anche questa volta nessun incidente, nonostante qualche tono concitato. “Le forze dell’ordine dovrebbero stare con noi non con chi comanda. Loro devono obbedire ai superiori ma hanno giurato sulla Costituzione, non su questa cosa che viola la Costituzione!”. Nessun distanziamento, nessuno ha la mascherina.
Viene ricordato Giuseppe De Donno, anche con cori ritmati. Il medico che si è suicidato alcuni giorni fa “aveva trovato una cura che costa solo 80 euro, ora ci sono cinque studi per curare con il plasma ma fabbricato in laboratorio, che poi sarà brevettato, perchè è un business!”.
Parla al megafono anche una sanitaria, che si dice pronta ad andare incontro ad ogni conseguenza. Dice di essere stata costretta a vaccinarsi dal direttore sanitario nonostante avesse una reazione allergica a un farmaco. Di aver avuto consegenze pesanti dopo la somministrazione: “Da allora ho il ciclo tutti i giorni, ho perso due gradi di vista, calato anche l’udito”. E’ andata poi comunque a lavorare in un centro vaccinale, “dove ho dovuto rianimare un ragazzo”. Afferma: “Non esiste un modulo per segnalare le reazioni avverse. E se le dici al tuo medico lui ti risponde che si tratta di altro. Perchè sono tutti collusi, prendono 80 euro in più sul loro stipendio. Sono cri-mi-na.li!”. “E vogliono dare il vaccino ai bambini! Se mi toccate i figli io vi uccido!”. Non è l’unico medico in piazza.
Verso le 18.30 i convenuti si muovono in corteo lungo Corso d’Augusto per approdare in piazza Cavour. Altri interventi, slogan, istruzioni su come boicottare la certificazione vaccinale: “Se vi chiedono il green pass denunciate subito: è una violazione della privacy, un reato”. “Se tutti noi ci ribelliamo il sistema si blocca!”. Quindi gli apputamenti alle prossime occasioni.
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In particolare, per la serata del 5 agosto è già stato chiesto alla Questura il permesso di manifestare in corteo da piazza Tre Martiri a Marina Centro in piazzale Fellini: il giorno dopo entrerà in vigore il green pass.