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A Rimini centrosinistra cerca di nuovo nome unitario, le ultime ipotesi

La telenovela per la scelta del candidato sindaco a Rimini, in vista delle amministrative di quest’autunno, vivrà un nuovo atto domani con l’ennesimo appuntamento per il tavolo di coalizione a cui è affidata la scelta, con supervisore il segretario regionale del Partito democratico Paolo Calvano.

La “terza via” indicata, quella di un civico, per unire il partito pare però naufragare tra le correnti dem. L’avvocato Moreno Maresi, il nome più gettonato dagli organi di stampa che sembrava potere unire sia il partito sia tutta la coalizione, ha annunciato ufficialmente il suo “no grazie”, soprattutto per motivi personali.

Per cui, se le primarie sono state definitivamente messe in soffitta, potrebbe non essere altrettanto per i due contendenti, Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad. D’altronde, se la disponibilità a un passo indietro per un nome che unisse l’avevano data, in questi giorni hanno proseguito comunque i loro incontri, partecipazioni e la loro campagna social.

Domani potrebbe così arrivare l’ennesimo tentativo di arrivare a una soluzione unitaria, con possibili ipotesi Marcello Tonini, ex direttore generale dell’Ausl Romagna, e Maurizio Ermeti di Piano Strategico. E se la terza via si rivelasse completamente impraticabile, si potrebbe passare a una sorta di conta interna dei voti, sia all’interno del Pd che della coalizione, a questo punto proprio tra Petitti e Sadegholvaad. Una situazione ancora caotica e aperta a varie soluzioni, che anche domani potrebbe non essere risolta definitivamente, sebbene il tempo stringe.

(Agenzia DIRE)

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