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Stupri Miramare, espulso il padre dei fratelli marocchini

Mohammed Louennous, padre dei due fratelli marocchini di Vallefoglia che nell’agosto scorso stuprarono a Rimini, insieme a Guerlin Butungu, una ragazza polacca e una trans peruviana, è stato rimandato nel proprio paese di origine.

Louennous, 51enne con una fedina penale macchiata da una sfilza di reati commessi dal ’90 al 2015 (furto, oltraggio, falsa attestazione di identità, guida in stato di ebbrezza, spaccio di droga continuato, porto d’armi, evasione e reingresso illegale in Italia), non è più gradito perché considerato incapace di integrarsi, e in parte responsabile del comportamento dei propri figli.

“L’innegabile lungo curriculum penale, l’atteggiamento polemico e puramente rivendicativo nei confronti delle istituzioni, l’oggettivo comportamento disfunzionale dei figli – spiega Anna Bello, la presidente del tribunale di sorveglianza di Ancona – evidenziano che l’esempio paterno ha dato causa o contributo alla cattiva formazione dei figli minori”. A ciò “si rimarca quanto già osservato dal tribunale dei minori, cioè che il condannato è in Italia solo con l’intenzione di ottenere sovvenzioni in denaro, assistenza e simili senza lavorare, senza integrarsi, senza aderire ai valori propri della cultura italiana e nemmeno a quelli universali di onestà, laboriosità e rispetto delle istituzioni, osservati anche nel suo Paese d’origine.

Ieri è stato fatto salire su un volo per Casablanca scortato dagli agenti di polizia. Non potrà tornare in Italia per i prossimi 10 anni. Pena l’arresto. Anche la moglie potrebbe essere rimandata in Marocco mentre i due figli minori potrebbero essere ospitati in una comunità.

Nella foto di copertina Mohammed Louennous

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