A Rimini, che con l’animo forte e generoso dei suoi patrioti ha dato impulso al Risorgimento nazionale, che ha sempre lottato per la libertà e la dignità dell’uomo, città medaglia d’oro colpita da terribili distruzioni della guerra, ma mai prostrata nello spirito, l’augurio di continuare a tenere viva la memoria, a costruire il presente, a progettare il futuro, ad affermarsi sempre più come capitale dell’accoglienza e dell’ospitalità .
Questo il messaggio del Presidente Ciampi in occasione della sua visita a Rimini il 17 settembre del 2000 in occasione del XV Raduno dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
Visitò anche la comunità di San Patrignano.
Ci sono politici, ci sono tecnici, e ci sono statisti. Di tanto in tanto, il capriccio della storia assegna in sorte a un Paese delle figure che riassumono tutte queste qualità.
L’Italia, in uno dei momenti più cruciali della sua storia recente – dalla cacciata dallo Sme in piena Tangentopoli all’ingresso nell’euro – ha avuto il privilegio di avere ai suoi vertici uno di questi personaggi.
Carlo Azeglio Ciampi, tecnico ineccepibile, politico nel senso più alto, statista in senso assoluto. Governatore della Banca d’Italia, Ministro del Tesoro, Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica.
Italiano, tanto fiero di esserlo da desiderare che tutta la sua nazione fosse finalmente europea.