Vanno bene i prezzi bassi, ma così è troppo. Perché pagare una doppia in un hotel a Tre Stelle 16 euro, quindi 8 euro a persona, è, secondo Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi, «al limite dell’indecenza».
L’accattivante operazione economica di un albergatore di Torre Perdrera è venuta a galla lo scorso weekend, anche se non si tratta certo dell’unico professionista a promuovere prezzi del genere. Per il fine settimana, nonostante le polemiche di alcuni colleghi, la struttura ricettiva riminese ha ‘ammaliato’ la clientela vendendo una camera doppia al prezzo di 8 euro cadauno. Una cifra che risulta ancora più stracciata se si considera che è stata promossa durante la fiera del RiminiWellness e la Festa della Repubblica, due eventi che attraggono turisti da tutto il mondo.
«Se vai in un ostello a Santiago di Compostela in cui si condivide la stanza con 10 persone allora paghi queste cifre, ma possibile che anche un Tre Stelle abbia gli stessi prezzi?». La promozione ci sta, ma questo non può essere il costante modus operandi di un albergatore, perché «scredita i colleghi e l’immagine del territorio».
E siccome non si tratta della prima volta che questo accade, «vorrei fare un appello al codice etico – dice la Rinaldis – Sia agli albergatori che agli utenti. Le strutture che cercano di portare avanti in maniera sana la loro attività non possono permettersi di proporre questi prezzi, bisogna fare attenzione. Io non posso intervenire direttamente per l’Antitrust, ma chiedo più etica». Dietro queste cifre particolarmente ‘invitanti’ «bisogna anche controllare se c’è regolarità. – aggiunge la Rinaldis – L’utente finale pensa di aver preso una ‘bazza’, ma spesso è una ‘bazza’ che ha respiro corto».
Gli hotel che pubblicizzano prezzi del genere, ci tiene però a precisare la numero uno di Aia, sono però sempre i soliti, circa una trentina.
