I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria mettono “sotto lente” le truffe informatiche individuando e deferendo all’Autorità Giudiziaria tre persone in altrettanti episodi delittuosi.
A cadere nella rete dell’Arma Feltresca sono stati : F.G. 27enne angolese residente in Ancona; E.C. 41enne nigeriano residente in Modena ed un ragazzo di 16 anni moldavo residente ad Asti.
In tutti e tre i casi, le indagini dei Carabinieri, al Comando del Comandante, Capitano Silvia Guerrini, si sono avviate quando alcuni cittadini residenti nella Valmarecchia hanno denunciato presso gli uffici dell’Arma l’essere stati vittime di “truffe on line”.
In particolare, F.G. veniva deferito in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Novafeltria a seguito di una denuncia sporta da una donna del luogo che formalizzava di aver acquistato, on line, tre confezioni di extension per capelli, per la somma complessiva di euro 165. L’acquisto veniva formalizzato pagando l’importo tramite bonifico su carta Postepay, senza però riuscire a ricevere tali accessori nonostante le reiterate richieste da parte della vittima nei confronti del venditore, un 27enne angolese.
Analoga denuncia è stata sporta da un cittadino di Verucchio per aver acquistato, sempre on line, un paio di scarpe pattuendo, con l’ipotetico venditore, la somma di 60 euro per l’acquisto. L’importo veniva, anche in questo caso, pagato sulla carta “PostePay” ricaricabile. Il tempo però passava e la merce non arrivava, così dopo inutili tentativi di ricontattare il “venditore”, la vittima denunciava il fatto alla Stazione CC di Villa Verucchio che, dopo complesse indagini tecniche e tradizionali, individuava il responsabile nel 16enne moldavo – residente ad Asti – che, per l’illecita attività, utilizzava la carta Postepay intestata alla madre.
Infine, i militari della Stazione CC di San Leo, hanno deferito in stato di libertà un 41enne nigeriano residente in Modena che, a seguito dell’alterazione dei sistemi informatici di un conto corrente, riusciva a clonare la carta di credito di un parroco in attività nella Valmarecchia, sottraendo circa 300 euro. Il religioso, avvedutosi dell’anomalo ammanco dal suo conto corrente, denunciava il fatto ai Carabinieri leontini che risalivano all’identità del truffatore.