E’ stata una cicca di sigaretta a innescare l’incendio. Le fiamme investirono i piani dell’hotel a quattro stelle e costrinsero ottanta persone a evacuare velocemente l’albergo per correre ai ripari. E’ successo sette anni fa, il 28 dicembre 2011, all’Hotel Majoni di Cortina, in via Roma. L’allarme scattò poco prima delle 2 di notte, lanciato dagli stessi clienti che sentirono un forte odore di bruciato arrivare nelle loro stanze.
Ma finalmente per il direttore riminese dell’albergo Roberto Mazzotti con l’assoluzione di martedì’ è finito un incubo con la giustizia. Il romagnolo era accusato di non aver visionato le procedure del ripristino centrale dell’impianto automatico di rilevazione e tacitato il sistema che, a Natale, era stato spento in seguito alla bruciatura di un toast. Insieme a lui, altri tre imputati: Efrem Erasmo Zanchetta (proprietario del ramo d’azienda della struttura), trevigiano, e Angelo Comin (titolare della ditta che fece il piano anti-incendio) e Stefano Bars (tecnico della ditta “Piave Incendi”), entrambi jesolani.
Nella sua requisitoria, il pubblico ministero Tricoli aveva chiesto un anno per il riminese, Comin e Bers; un anno e sei mesi, invece, per Zanchetta. Ma, martedì 22 maggio, è arrivata l’assoluzione per tutti gli imputati: il fatto non sussiste.
La causa di tutto sarebbe stato un mozzicone di sigaretta non spento buttato in un locale del sotterraneo, e non di una mancanza di controlli. Prima, infatti, si ipotizzava che il sistema di allarme fosse stato disattivato dopo la bruciatura di un toast e da lì non più riacceso.