E’ passata due volte, nel giro di una settimana, con il semaforo rosso e, per evitare la sospensione della patente, ha pensato di dare la colpa al padre. Morto, però, pochi giorni prima delle infrazioni stradale. Protagonista della vicenda – come riporta la stampa locale – una 31enne riminese che, per il suo gesto è stata iscritta nel registro degli indagati per falsità ideologica.
I fatti risalgono allo scorso dicembre quando la giovane, percorrendo la statale ‘Adriatica’ a Riccione attraversa un incrocio nonostante il semaforo rosso venendo immortalata dal ‘Vista Red’. Una settimana dopo, allo stesso incrocio, attraversa nuovamente col rosso.
Raggiunta a casa dai verbali di infrazione la 31enne paga le sanzioni e dichiara di non essere stata lei, ma il padre, alla guida dell’autovettura cercando di evitare la sospensione della patente per un mese. Dai controlli della Polizia Municipale, però, è emerso come il papà della fosse morto, due e nove giorni prima delle infrazioni avvenute.
(Ansa)