Tutti i corianesi ricordano quelle macabre immagini di un lupo mostruosamente ucciso e appeso a testa in giù alla pensilina di una fermata dell’autobus a Ospedaletto. La macabra scoperta risalente al 4 novembre dello scorso anno sconvolse davvero tutti, non solo i residenti del piccolo comune.
Grazie alla sinergia dei Carabinieri Forestali di Rimini e del Nucleo Investigativo ora gli autori di quell’inaudita violenza hanno un nome e un volto. Si tratta di O. F., classe ’36, e R. L., classe ’75, entrambi deferiti in stato di libertà per i reati di maltrattamento, cattura, uccisione e furto aggravato di un esemplare lupo, specie animale particolarmente protetta.
Attraverso quattro videocamere presenti nella zona i militari hanno individuato un furgone di colore bianco che verso le 4 di mattina si era fermato di fronte alla fermata del bus dove era stata abbandonata la carcassa del lupo, per poi ripartire spedito dopo una quarantina di secondi. Incrociando i dati e effettuando un accurato screening dei mezzi di trasporto simili, gli inquirenti dell’Arma sono arrivati a un Volkswagen Transporter – intestata a un’azienda agricola di Mulazzano – con le stesse particolarità del veicolo apparso nei fotogrammi: un’ammaccatura presente sulla fiancata sinistra e uno sportello laterale scorrevole.
Il camioncino in questione e l’azienda sono stati oggetto di attente analisi tramite le quali sono stati trovati numerosi elementi che facevano pensare a un probabile delitto: tracce di sangue, peli di animale, pezzi di ferro, un forcone. Non solo: attraverso l’acquisizione dei tabulati di traffico telefonico dei due indagati, le intercettazioni telefoniche, le analisi sul DNA e altre attente verifiche si è appurato che i due sospettati fossero i colpevoli della barbara uccisione.
Gli investigatori hanno anche scoperto che prima di ammazzare la povera bestia, i due allevatori l’avevano avvelenata così da diminuire la sua capacità di difesa.
Ma quello che tutti si chiedono è: perché una tale efferatezza? Probabilmente per farsi giustizia da soli. I lupi avrebbero infatti attaccato più volte i loro greggi, costituendo una seria minaccia per la loro attività.