Condannato a due anni, pena sospesa, il collega d’ufficio che aveva registrato con il telefonino un rapporto sessuale clandestino con una sua collega d’ufficio.
Tutto inizia nel 2008 quando una donna in crisi di coppia ha una storia con un suo collega d’ufficio. Una storia che dura poche settimane. A cinque anni di distanza scoppia la bomba. Un amico della signora la chiama per avvertirla che in rete c’è un filmato porno che la riguarda. Non si vede il viso dell’uomo ma sicuramente la donna del filmato è lei.
La donna, pur colpita dallo sconforto non rimane ferma. Avvisa il marito che aveva avuto anni prima quella storia durata pochissimo. Va alla polizia postale e denuncia l’ex amante per quel filmato. Infatti per la signora era l’unica possibilità, non avendo avuto altre storie extraconiugali. L’uomo ha sempre negato e la polizia postale non è riuscita a risalire al computer che ha divulgato il filmalto porno.
Venerdì scorso una prima conclusione. Il tribunale ha condannato l’uomo a due anni per diffamazione aggravata, violazione della privacy, interferenza illecita nella vita delle persone e pubblicazione di oscenità. La signora ha anche intentato una causa civile con richiesta di risarcimento danno di 150 mila euro.