Quaranta anni fa Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana, veniva ucciso dalle Brigate Rosse 55 giorni dopo essere stato rapito. Il suo corpo fu ritrovato dentro il bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani (Roma). Una strada ‘simbolica’ a metà strada tra piazza del Gesù, dove c’era la sede nazionale della Democrazia cristiana, e via delle Botteghe Oscure, quartier generale del Partito comunista.
Di seguito una riflessione di Sergio Pizzolante sulla tragica scomparsa dello statista, tutt’ora una delle pagine più controverse e discusse della storia della Repubblica italiana.
MORO SI POTEVA SALVARE
La vergogna della menzogna che continua
Sono stato membro della Commissione Moro alla Camera.
Una esperienza che ha consolidato la mia convinzione di sempre, Moro si poteva e si doveva salvare.
Sono sempre stato per il partito della trattativa.
Per un principio: la vita di un uomo, l’uomo, viene prima dello Stato.
Lo ricorda Moro nelle sue lettere.
Drammatiche, bellissime.
Di uno spessore umano, culturale e politico che fanno impallidire la pochezza della “linea della fermezza”.
La fermezza nel determinare la morte di Aldo Moro, disse Craxi.
Giuliano Amato ha giustamente detto che uno Stato che non tratta non è forte. Dimostra debolezza. Uno Stato forte tratta con i terroristi e poi li va ad arrestare il giorno dopo.
Sono d’accordo!
Ieri è andata in onda la trasmissione su Moro di Zingaretti, l’attore. È partita con la lettura di Mino Pecorelli, un giornalista, direttore di un giornale scandalistico, poi ammazzato.
Andreotti fu processato con l’accusa di essere stato il mandante. Non sono mai stato di questo avviso, mai. Ma Pecorelli non può essere preso come riferimento della tesi secondo la quale Moro fu ucciso per far saltare il Compromesso Storico. L’accordo Dc/ PCI.
In prima serata su Rai1. Non è una cosa seria.
La trattativa non si fece perché il PCI disse alla DC che se ci fosse stata , la maggioranza di governo sarebbe saltata. Punto!
Per onestà intellettuale non dico che Moro mori’ per questo calcolo cinico di PCI e DC. Forse sarebbe morto lo stesso. Forse!
Ma è certo che fu cinico il calcolo dei comunisti e dei democristiani. Escluso Fanfani e Leone. Per tenere in piedi il Compromesso Storico!
E per paura di Moro in vita.
Andreotti, Presidente del Consiglio del Compromesso Storico, fu più cinico di tutti. Si inventò che i famigliari degli uomini della scorta si sarebbero ribellati. Poi fu smentito dagli stessi.
No, aveva ragione Craxi. E ha ragione Amato, uno Stato forte tratta e poi li arresta.
Lo Stato italiano fece il contrario, non tratto’, non indagò come si doveva fare, non li arresto’ e quando lo fece, li libero’, TRATTANDO!!!
E oggi fanno conferenze in giro per il Paese.