Le mamme dei bambini dell’asilo nido “Bruco Verde” di Viserba tornano a far sentire la loro voce. Per manifestare, ancora una volta, la propria delusione su come è stata tratta da parte dell’amministrazione comunale e dell’Asp Valloni Marecchia la questione del prolungamento del servizio scolastico come centro estivo. Di seguito l’intervento integrale:
“Facendo seguito alla lettera aperta che le mamme dei bambini che frequentano l’asilo nido Bruco Verde, via Sacco e Vanzetti 11, Viserba di Rimini, hanno pubblicato in data 12 marzo 2018 su chiamamicittà.it, in merito alla richiesta di apertura del centro estivo per il mese di luglio 2018 e alla mancanza di risposte ufficiali da parte dell’Ente responsabile del servizio scolastico (ASP Valloni Marecchia) e del Comune di Rimini; le stesse mamme coinvolte in questa vicenda hanno deciso di manifestare ancora una volta la propria delusione nei confronti dell’Amministrazione comunale e dell’Asp Valloni Marecchia per come hanno scelto di portare avanti questa problematica e cioè senza soluzioni e soprattutto con assoluta superficialità visto che la situazione era già stata sollevata nel mese di ottobre 2017 con una pec ufficiale sottoscritta da tutti i genitori! E ad oggi le cose non sono cambiate…
Nella giornata di giovedì 12 aprile alle ore 15, con un preavviso di appena un paio di giorni, l’Amministrazione comunale nella persona dell’Ass. Morolli Mattia e l’Amministrazione Asp Valloni Marecchia hanno “finalmente!” convocato una riunione presso gli uffici ASP per dare comunicazione in merito all’apertura del centro estivo nel mese di luglio 2018.
Purtroppo l’incontro ha disilluso le speranze di tutti i genitori (presenti alla riunione i genitori dell’asilo nido Bruco Verde e dell’Asilo nido Cerchio Magico) su una possibile apertura dell’asilo come centro estivo per il mese di luglio e lasciando così i bambini che vanno da 1 a 3 anni “a piedi” a distanza di appena 2 mesi dalla chiusura degli asili!
Cosa ancora più sconcertante è che, durante la riunione, l’Assessore Morolli e la direzione dell’Asp Valloni Marecchia hanno fatto intendere che ci sarebbe stato per le famiglie che necessitano di un servizio nido per il mese di luglio, di un bando rivolto a tutti i bambini del Comune di Rimini che avrebbe previsto l’erogazione di un contributo a sostegno di queste famiglie e ribadendo che questo bando avrebbe risolto tutti i problemi!…
I genitori dei bambini coinvolti in questa vicenda sono rimasti spiazzati e letteralmente presi in giro, quando pochi giorni dopo, hanno potuto visionare l’elenco dei nidi privati autorizzati dal comune per il periodo estivo ricompresi nel suddetto bando: in particolare nelle vicinanze di Viserba, zona in cui si trova l’asilo nido Bruco Verde, sono stati riportati solo 3 servizi nido per un totale di 12 posti disponibili per l’estate 2018!! Considerando che solo al Bruco Verde ci sono circa una trentina di bambini, ne consegue che molti bambini resteranno a “spasso”!
Probabilmente se l’erogazione di contributi da parte del Comune fosse stato predisposto anche per un servizio di babysitter, allora sì che in qualche modo questa fascia di età (0-3 anni) sarebbe stata presa in considerazione… invece sembra proprio che la situazione di questi bambini non interessi all’amministrazione comunale.
Detto questo i genitori coinvolti vogliono ribadire ancora una volta che si sta parlando di bambini molto piccoli e in pochi raggiungono i 3 anni di età!
Questi bambini hanno bisogno di continuità, stabilità e punti fermi. Non è possibile prenderli e spostarli per un mese in una nuova struttura e con nuove maestre… senza contare che molti bambini necessitano di un periodo di inserimento affiancati da un genitore che impegnerebbe pesantemente le famiglie coinvolte (dato che si parla solo di luglio e agosto).
C’era stato fino al 2017 un servizio estivo davvero valido presso l’asilo nido Bruco Verde grazie alle maestre che seguono i bambini, non certamente da eliminare ma al contrario da prendere come esempio anche per tutti gli altri asili nido di Rimini… per tutte le famiglie coinvolte è stata davvero una grande delusione. Ancora una volta ha vinto il menefreghismo”.
