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Rimini, Polizia: giornata di contrasto alla violenza di genere. Arrestati due uomini violenti

Nella giornata di ieri gli uomini della Questura di Rimini ha arrestato due uomini responsabili, uno di danneggiamento e minacce aggravate nei confronti dell’attuale compagno della sua ex fidanzata, e l’altro di maltrattamenti e lesioni nei confronti della madre e della sorella.

Il primo arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando i poliziotti hanno arresto un uomo di origini nigeriane per danneggiamento pluriaggravato e minacce gravi nei confronti dell’attuale compagno della sua ex-fidanzata.

Erano le 14 circa quando si sono recati presso via Aleardi dove era stata segnalata la presenza di un uomo che, in evidente stato di escandescenza, stava danneggiando con un grosso bastone, un’autovettura in sosta.

Giunti immediatamente sul posto i poliziotti hanno effettivamente trovato un uomo che anche alla presenza degli uomini della Polizia di Stato urlava ad alta voce, in direzione di un uomo affacciato ad un balcone, proferendo le seguenti frasi: “VIENI GIU’ CHE TI FACCIO VEDERE IO, SE SEI UN UOMO SCENDI”. Nello steso tempo, gli agenti hanno notato che un’autovettura lì parcheggiata era notevolmente danneggiata, in particolare il parabrezza anteriore, totalmente crepato e i relativi quattro finestrini-vetri, (anteriori e posteriori) frantumati.

L’uomo sul balcone, è stato invitato a scendere in strada, per poter avere chiarezza su quanto accaduto, mentre l’uomo successivamente arrestato continuava imperterrito ad inveire nei suoi confronti, sfidandolo anche in più occasioni corpo a corpo e costringendo i poliziotti a frapporsi fisicamente al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità dei presenti.

Gli agenti sono riusciti a ricostruire quanto poco prima accaduto: un uomo, di anni circa 50, una barba vistosa bianca ed un turbante sulla testa (quello arrestato), si è avvicinato a una autovettura  e mentre le girava intorno, ad alta voce ha urlato “Fatemi scendere Bruno”. Pochi secondi dopo, l’uomo, ha impugnato un bastone di grosse dimensioni, e ha iniziato a colpire violentemente l’autovettura, frantumando tutti i vetri dei finestrini ed il parabrezza, ma nell’occorso il legno si è spezzato; l’uomo quindi ha prelevato  dall’autovettura con cui era giunto sul posto, un grosso ammortizzatore di colore bianco e rosso per poi continuare a colpire l’auto in diverse zone e minacciando di volerla bruciare.

Anche alla presenza dei poliziotti ha, minacciava di morte l’altro uomo più volte, infierendo con le seguenti frasi: “Ti ammazzo perché non ho più niente da perdere”.

A quel punto i poliziotti hanno condotto quell’uomo presso gli Uffici della Questura, dove è stato arrestato per minacce aggravate e danneggiamento.

Il secondo arrestato è un uomo di 25 anni, di Bari, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali nei confronti della mamma e della sorella.

Lo scorso dicembre le due donne avevano sporto querela per i maltrattamenti subiti dall’arrestato che si trovava presso la loro abitazione sita in un comune della provincia di Bari.

Una delle querelanti ha riferito che il figlio era persona di indole violenta e che già un paio di anni prima aveva subito dallo stesso una violenta aggressione, fatti per i quali il figlio  era stato tratto in arresto e condannato. La madre aveva deciso di accogliere il figlio presso la propria abitazione, perché vi scontasse la misura degli arresti domiciliari. Tale convinzione però si era mostrata erronea in quanto il figlio, sin dal primo momento, aveva manifestato aggressività cogliendo ogni pretesto per litigare e offendere quotidianamente la madre.

Lo scorso marzo la madre ha sporto nuova querela riferendo che, nonostante dai primi di gennaio 2018 lei e la figlia avessero tentato di ripristinare la convivenza.

Nella serata di ieri i poliziotti lo hanno rintracciato mentre urlava per strada lungo il lungomare di Rimini.

Bloccato dai poliziotti ha fornito false generalità. Per tale motivo è stato condotto presso gli uffici della Questura, dove è stato identificato e arrestato.

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