Il capogruppo in Consiglio Comunale di Patto Civico, Mario Erbetta torna con una interrogazione al Sindaco Andrea Gnassi quali sono – e se ci sono – le azioni dell’Amministrazione Comunale sull’annosa vertenza dell’elettrodotto Fano-Forlì:
“L’elettrodotto 380 KV Forlì – Fano – dice Erbetta – è stato realizzato su un progetto di massima del 1982 che basandosi su una cartografia G.M. del 1948 (pur disponendo di una cartografia Regionale C.T.R. del 1978 più aggiornata) non ha considerato i caseggiati e i vari centri abitati presenti sul tracciato.
Dalla data della sua realizzazione si sono instaurati una serie di procedimenti penali e civili che a tutt’ora sono in corso.
In particolare, come si evince dai tre gradi del processo penale, la responsabilità penale del progettista dell’Enel e dell’Enel stessa come responsabile civile sono state acclarate.
Come risulta accertato dalla stessa Sentenza della Corte di Cassazione quarta sezione penale che l’elettromagnetismo dovuto all’elettrodotto crea problemi di salute alle persone che vivono nei paraggi prossimi dei tralicci in particolare se sottoposti a una prolungata esposizione quotidiana (malattie croniche e anche cancerogene).
Ad oggi è ancora in essere il processo Civile – prosegue il capogruppo di Patto Civico – presso il Tribuanle di Rimini dove risultano costituiti anche il Comune di Rimini, oltre a quello di Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Coriano e Santarcangelo di Romagna.
La soluzione prospettata da tutte le parti del processo (tranne Terna) e dai dai loro consulenti tecnici è l’interramento dei conduttori di corrente elettrica o la modifica del tracciato dell’elettrodotto in modo da contenere le emissioni elettromagnetiche entro il limite cautelativo di 0,2 microtesla (cosa difficilmente raggiungibile senza interramento).
In attesa della prossima sentenza del Tribunale di Rimini sezione Civile chiedo quale sia la posizione dell’amministrazione a riguardo, in particolare quali siano state le conclusioni degli Avvocati del Comune di Rimini nella causa in corso e comunque in che modo voglia procedere l’amministrazione concretamente e cioè se è stato studiato dai tecnici comunali un interramento della linea e dove ed eventualmente quali azioni intende il Comune intraprendere affinchè si tuteli la salute dei cittadini riminesi che si trovano ad ammalarsi per colpe non loro. Se possa essere fattibile – conclude l’interrogazione di Erbetta – un interramento della linea nel terreno adiacente all’autostrada che eviterebbe interramenti che provocherebbero fasce di divieto di coltivazione ampie e se sia in programma un incontro con i vari Sindaci dei Comuni coinvolti dall’elettrodotto Forlì – Fano, Terna e le popolazioni interessate affinché si risolva velocemente questo annoso problema e si evitino ulteriori malattie anche cancerogene ai cittadini”.
Il Capogruppo di Patto Civico, Mario Erbetta
