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Intesa del Pd con i 5 Stelle. Pizzolante: no, non c’è democrazia nell’allearsi con chi non crede in essa

L’ex deputato Sergio Pizzolante dice la sua su quello che sta succedendo all’interno del Partito Democratico, e su quell’ala dem favorevole a un accordo con il Movimento 5 Stelle.

Dunque, per alcuni membri del Pd, compreso il reggente Martina, e per molti commentatori di sinistra la democrazia è questa: Renzi non deve parlare. Anzi no, non solo, la democrazia è quest’altra: allearsi con chi non crede nella democrazia… i grillini. I quali, come ha magistralmente spiegato lunedì Panebianco sul Corriere, sono l’effetto collaterale dei poteri forti veri: tecno strutture burocratiche e magistrature. Poteri non eletti che per sostenere il proprio primato si alleano, con l’aiutino della stampa, per sottomettere gli eletti.

Zanda (Cossiga si rivolta nella tomba), Martina, Franceschini, tutti d’accordo, Renzi non deve parlare e bisogna parlare invece con Di Maio. Il quale ritorna a parlare con Salvini per votare a Giugno, ignorando che è tecnicamente impossibile.

Insomma se tutti questi geni non riescono a parlarsi per fare un governo la colpa è di Renzi che è tornato a parlare.

Renzi non dovrebbe parlare perché ha perso voti.
Li hanno presi Martina, Franceschini e Zanda o il marito della De Girolamo? O Emiliano, che, per portarsi avanti ha cercato di allearsi con i 5stelle a Bari, ottenendo un caloroso vaffa…

La tesi di questi geni è la seguente: i voti che abbiamo perso sono andati dai 5 stelle, quindi dobbiamo ricongiungerci con loro. Oppure, l’alleanza democratizzerebbe anche la Casaleggio. Ah… ecco. Con tutto il rispetto di Zanda e company, nemmeno Benedetto Croce votando il governo Mussolini riuscì a democratizzare il fascismo. E tanto meno il significativo travaso di lavoratori comunisti e di sindacalisti rivoluzionari verso il partito di Mussolini riuscirono a, diciamo… cambiare la rotta.

Poi c’è la seguente tesi (ieri Telese… il comunista che per decenni ha preso lo stipendio da Berlusconi…dalla Gruber), se non ci alleiamo con Di Maio vincono la Lega e Berlusconi, la destra.

Ma l’analisi dei flussi elettorali spiega che c’è stato un forte travaso di voti del Pd verso la Lega o no?  E sono voti degli operai! Insomma di gente un po’ più a sinistra dei democristiani come Zanda e Franceschini!  Perché il Pd dovrebbe seguire chi ha votato Grillo ed avere paura degli operai che hanno votato Salvini?  Non è democratico, no? Va bene, non importa, se Renzi sta zitto tutto si risolve.

Renzi ha mille difetti e ha fatto molti errori.
Quando dopo il voto del Referendum venne da noi per dirci che bisognava andare al voto subito e quando pochi mesi dopo ritorno’ alla carica, col senno di poi, forse aveva ragione. E ha ragione oggi quando dice che bisogna ripartire dalle regole.
Ma aveva torto a pensare che quel 40% lo avrebbe seguito. Che poteva rappresentarlo tutto da solo.
Quando perdi così clamorosamente, perdi, velocemente, anche una parte consistente di chi ti ha votato.
Non sapremo mai come sarebbe andata.
Ciò che so è che lui avrebbe dovuto contribuire a costruire una alleanza democratica più seria, politicamente e culturalmente più solida e più ampia di quella che abbiamo costruito con grande ritardo.

Adesso? Adesso bisogna ricostruire!
Le sceneggiate di questi mesi dicono una sola cosa positiva.
È chiaro con chi si può ricostruire e con chi no.

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