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Popolo della Famiglia Rimini sui figli della coppia gay di Gabicce: “E’ reato, bambini comperati come oggetti”

Il Popolo della Famiglia di Rimini non ci sta. Quello che ha fatto il sindaco di Gabicce registrando all’anagrafe i bimbi di una coppia gay, per il partito di ispirazione cristiana, è un vero e proprio «reato».

«In merito alla trascrizione dell’atto di nascita di due di gemelli nati negli USA attraverso la pratica dell’’utero in affitto”, nel Comune di Gabicce Mare, vogliamo ricordare al Sindaco Pascuzzi che in Italia l’utero in affitto è reato ex art. 12 comma 6 legge 40/2004, punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro».

«Pertanto, le parole pronunciate a commento del suo discutibilissimo atto amministrativo, oltre che distorsive della realtà, sono irresponsabili sulla bocca di un rappresentante delle istituzioni».

Quindi «Con quale coraggio i l Sindaco parla di “figli di famiglie omogenitoriali”, – incalza il Popolo della Famiglia – sapendo che si tratta di bambini comperati come fossero oggetti a donne trattate alla stregua di fattrici? Come può dire che si tratta di “riconoscimento dei diritti”, quando sono proprio i diritti dei più deboli ad essere violati per soddisfare l e voglie di due adulti?».

Gli esponenti consigliano al sindaco quindi la lettura di alcuni libri che trattano il tema. «Quello della giornalista femminista Marina Terragni, “Temporary Mother. Utero in affitto e mercato dei figli” e quello della filosofa e esponente femminista Luisa Muraro, “L’anima del corpo. Contro l’utero in affitto”, Editrice La Scuola, dove si dice con molta lucidità e onestà che nella GPA (gestazione per altri) si fa scomparire la madre per contratto in cambio di soldi, precostituendo quello che il bambino vivrà come un abbandono».

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