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Rimini: pesta la fidanzata e le punta un coltello, arrestato 26 enne

Nel pomeriggio di ieri il personale delle Volanti della Questura di Rimini ha tratto in arresto un uomo di origine albanese, di 26 anni, per minacce aggravate ed atti persecutori nei confronti della sua fidanzata più giovane di due anni.

Erano le 18 quando su disposizione della Sala Operativa della Questura un equipaggio delle Volanti è intervenuta nei pressi di via Tripoli, dove era stata segnalata una lite in atto tra due fidanzati.

Giunti sul posto, all’interno di un esercizio commerciale adibito alla vendita di alimentari, i poliziotti hanno trovato una giovane donna in evidente stato di agitazione e con le lacrime agli occhi che subito ha mostrato un vistoso ematoma sull’avambraccio sinistro, procuratole – secondo il suo racconto – dal suo fidanzato durante l’ennesima lite.

La donna ha spiegato agli operatori delle Volanti che il fidanzato era da qualche tempo “divorato” da una gelosia morbosa, motivo per il quale continuamente e in più occasioni l’aveva minacciata di morte sino al punto di picchiarla, procurandole ferite vistose in diverse parti del corpo. La donna ha pure mostrato il coltello da cucina che poco prima dell’arrivo dei poliziotti, era stato impugnato dall’uomo per minacciarla.

La donna ha riferito che l’arrestato, verso le ore 17.45, è giunto presso il suo negozio, minacciandola di morte con un coltello da cucina che aveva prelevato da un cassetto del bancone del negozio e, successivamente, dopo averla raggiunta in strada l’ha immobilizzata con il guinzaglio del suo cane stringendolo con violenza al braccio sinistro, procurandole un forte dolore.

Dopo essersi liberata, la donna è riuscita a contattare il numero di emergenza della Polizia di Stato; l’uomo pure nell’attesa dell’arrivo dei poliziotti e anche in presenza degli agenti, le si è rivolto in lingua albanese pronunciando le seguenti frasi: “Stai attenta a quello che fai…vedrai quando esco cosa ti faccio”. La donna ha pure ricevuto sul suo telefono in lingua albanese il messaggio: “Pezzo di puttana…mi hai messo dentro…sono disposto a fare anche 10 anni, ma tu non avrai la salvezza”.

La donna ha precisato che, nell’ultimo anno, diverse erano state le volte che aveva subito violenze fisiche, ma mai si era recata in ospedale per farsi refertare, anche per paura di ritorsioni da parte di lui. La vittima ha precisato di non riuscire più a condurre una vita regolare tanto che anche quelle poche amiche che aveva si rifiutavano di avere anche semplici rapporti telefonici, avendo assistito più di una volta a una delle sue scenate: anche la sua autovettura è divenuta bersaglio costante di danneggiamenti da parte sua.

L’uomo, è stato quindi accompagnato presso gli Uffici della Questura per l’esatta identificazione: dopo i primi accertamenti, è risultato avere numerosi precedenti penali e di Polizia, specifici nell’ambito della violenza di genere. L’uomo, irregolare sul territorio, in particolare, nei primi giorni di aprile era stato denunciato dalla attuale compagna per minacce ed atti persecutori. Subito dopo, l’uomo arrestato ieri, è stato arrestato per resistenza a P.U. e lesioni personali. Ancora successivamente, a seguito di denuncia/querela formalizzata dalla stessa donna, è stato denunciato per le minacce e atti persecutori.

Al termine degli accertamenti, l’uomo arrestato è stato condotto presso il locale carcere, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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