E’ terminato il fermo pesca.
La flotta di pescherecci di Rimini ritorna in mare. Oggi sul mercato di Rimini ritorna il nostro pescato.
Un passo indietro. Il fermo pesca è scattato il 25 luglio fino al 5 setttembre nel tratto di Adriatico che va da Trieste a Rimini. Mentre da Pesaro a Bari il fermo è scattato il 26 agosto e terminerà il 26 settembre. La misura del fermo pesca è presente nei paesi europei dal 1985, ed è stata applicata in Italia nella forma estesa e stringente che conosciamo oggi a partire dal 2012. Il Meccanismo è molto semplice: per consentire il ripopolamento degli stock ittici si vietano ogni anno per un periodo la pesca a strascico e la pesca a volante, ovvero si bloccano i pescherecci con sistemi al traino, e sono consentite soltanto le altre tipologie “minori” di pesca, sufficienti però soltanto per un consumo locale e limitato.
Secondo Coldiretti Impresapesca “l’attuale format del fermo pesca ha ampiamente dimostrato di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono nel periodo del fermo”.
Ma al di la del dibattito sulle modalità del fermo pesca in questi 45 giorni quali ripercussioni per i consumatori?
Si potrebbero dire limitate.
Infatti in Italia si consumano 25 Kg di pesce a persona all’anno. E mentre il pescato tende a ridursi aumenta il consumo di pesce allevato.
“Nel 2015, gli acquisti famigliari sono aumentati in valore del 4,9% con punte del 16,6% per le sardine, secondo le elaborazioni Coldiretti-Impresapesca su dati Ismea. Anche per questo l’autoapprovvigionamento è sceso dal 50% al 1990 a meno del 30% quest’anno.
Insomma, importiamo di più, ma sempre con grande attenzione alla qualità come vuole un consumatore sempre più attento.
”Evidente che in un contesto di forte importazione, di consumo di pesce allevato il contraccolpo nei grandi numeri e nella grande distribuzione è minimo.
Anche nella ristorazione, che a parte un sempre più ridotto numero di ristoratori che hanno un rapporto diretto che la marineria e quindi con il pescato del nostro mare, il grosso dei ristoranti usa la grande distribuzione all’ingrosso di cui siamo famosi in questo territorio.
Ma gli amanti del “nostro pesce” invece se ne sono accorti. Se ne sono accorti nei prezzi lievitati in modo significativo per le nostre specie ittiche, sulle quantità molto ridotte e soprattutto l’assenza al mercato coperto dei banchi dei produttori.
Oggi e soprattutto nei prossimi giorni ritorneremo alla normalità. Possiamo preparare un fritto di paranza, sogliole alla brace, sardoncini, sgomberi, mazzancolle ecc…