Il comportamento discriminatorio che ha caratterizzato quanto è accaduto di recente a Rimini ad una studentessa con disabilità motoria nell’accedere al servizio di trasporto pubblico locale è oggetto di una interrogazione presentata da Raffaella Sensoli, vice Presidente della Commissione Sanità (M5s):
“La condotta assunta nella vicenda dall’Azienda che gestisce il trasporto pubblico locale sembra corrispondere ad un comportamento discriminatorio, rimarca il consigliere, “sembra emergere con chiarezza che non è data alle persone con disabilità, nel caso specifico disabilità motoria, la possibilità di godere di un servizio pubblico che abbia le caratteristiche del servizio di trasporto pubblico urbano, cioè con libertà e autonomia di spostamento tali da potere vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita”.
Il consigliere Sensoli, pertanto, chiede alla Giunta regionale “di confrontarsi con l’Amministrazione Comunale di Rimini ed i vertici della locale azienda di gestione del Trasporto Pubblico Locale affinché situazioni del genere non abbiano a riprodursi; affinché si adotti un piano di rimozione delle discriminazioni in essere ai danni delle persone con disabilità motoria, nell’esercizio del servizio di trasporto pubblico locale; affinché l’Amministrazione si conformi ai richiami del Difensore Civico regionale in tema di accessibilità per le persone con disabilità dei servizi pubblici locali quali anche il trasporto”. Invitando, inoltre la Giunta regionale, “ad incontrare la persona con disabilità per manifestarle la vicinanza delle istituzioni e l’apprezzamento della sua azione trasparente e coraggiosa, che ha portato ad affermare il suo diritto e la collaborazione dell’autista seppure restio inizialmente, ponendole pubblicamente scuse per l’accadimento chiaramente configurabile come discriminatorio, anche per invogliare tutte le persone a non sottostare ad atteggiamenti discriminatori, ma attivarsi per rimuoverle”.
Infine, il consigliere, a tutela dei tanti dipendenti dei servizi pubblici locali da improprie direttive dei vertici non rispettosi dell’utenza ed in particolare dei diritti delle persone con disabilità chiede alla Regione di farsi carico di un’attività formativa che dia la possibilità a questo personale di poter agire con cognizione, con comportamenti etici adeguati e con conoscenze tali che gli permettano di ignorare comandi illegittimi e lesivi di diritti fondamentali dell’utenza”.