Da novembre ad aprile sono state 26.200 le persone che hanno vissuto la loro personale esperienza lungo i diversi, numerosi, percorsi di spettacolo dalla Stagione di prosa del Teatro Novelli e Teatro degli Atti. Una conferma dell’alto gradimento del pubblico riminese per un cartellone teatrale che resta uno degli eventi culturali più frequentati dell’autunno-inverno. “Numeri straordinari e dunque un’eredità importante per il futuro Teatro Galli, che ospiterà la prossima stagione teatrale riminese”, anticipa l’assessore alle Arti, Massimo Pulini.
Sono 1.330 gli abbonati alla Stagione che hanno frequentato le varie sezioni di spettacolo, a cui si aggiungono 65 abbonamenti speciali per studenti delle scuole superiori che individualmente hanno aderito alla proposta di partecipare ad una selezione di spettacoli del cartellone. Complessivamente 26.200 presenze paganti, “un risultato considerevole, molto positivo e di grande pregio, per la qualità dei lavori e dei progetti ospitati – sottolinea il direttore artistico del Teatro Novelli Giampiero Piscaglia – e per il consolidamento di uno spazio di aggregazione, di incontro e scambio di idee come ormai raramente accade nelle nostre città. Sono risultati e presenze rese possibili da una ‘fidelizzazione’ che rappresenta, anche per i numeri e il lavoro svolto sulla formazione del pubblico, forse uno dei patrimoni civili e culturali più preziosi e rari di una vasta comunità territoriale. Un coagulo sociale e culturale di un pubblico che sarebbe altrimenti andato disperso e che viene invece consegnato al nuovo teatro che rinasce. La prossima Stagione Teatrale riminese infatti troverà casa nello scenario prestigioso del nuovo Teatro Amintore Galli a cui porterà in dote un patrimonio di pubblico, di credibilità e buona reputazione cresciuta negli anni del Teatro Novelli, un pubblico esigente e preparato che contribuirà a proiettare il nostro nuovo Teatro storico nel vivo del migliore panorama teatrale italiano”.
Ben 63 gli spettacoli inseriti nella programmazione della stagione 2017/2018 articolata in tre sezioni principali e in numerose serate fuori abbonamento, caratterizzato da un’ampia scelta di generi teatrali e di linguaggi espressivi: la prosa classica e contemporanea, presentata principalmente nei tre turni ABC di abbonamento, ma anche nel Turno D altri percorsi. In quei percorsi alcuni fra gli interpreti più affermati e amati, come Laura Morante, Umberto Orsini, Giuliana Lojodice, Massimo Popolizio, Elena Bucci, Angela Finocchiaro, Massimo Dapporto, Alessandro Haber, Lino Guanciale, hanno interpretato testi della drammaturgia italiana e straniera, rileggendo anche classici della letteratura e del cinema alla luce della contemporaneità E poi una risposta a tutti i segmenti di domanda, dal musical (Grease) all’operetta, ai monologhi comici (Paolo Cevoli, Teresa Mannino, Giorgio Panariello, Marina Massironi), i reading ispirati alla letteratura e alla poesia. E gli appuntamenti musicali, con i cantautori del panorama nazionale, insieme ad artisti internazionali come Brian Auger. E’ il segno del contemporaneo ad aver attraversato tutta la programmazione teatrale, declinandosi in proposte sia di prosa sia di danza ricomprese nelle sezioni Tracce D nuovo Teatro e Tracce D nuova danza, complessivamente 12 rappresentazioni che hanno permesso di portare a Rimini uno spaccato significativo dell’evoluzione drammaturgica contemporanea. Seguitissimo come sempre il tradizionale appuntamento con il teatro ragazzi nella rassegna a loro dedicata, Il Novellino, curata da Alcantara con 11 spettacoli dedicati ai più piccoli e ai pre-adolescenti. Una Stagione non è fatta solo di spettacoli collocati in rassegne, ma vive anche di progetti specifici realizzati su vari temi (come ad esempio il progetto Ingmar di Davide Brullo e Silvio Castiglioni sul grande maestro del cinema o la produzione di Malatesta diretta da Gianluca Reggiani che ha fatto rivivere a Castelsismondo la figura storica e leggendaria di Sigismondo Pandolfo Malatesta), di collaborazioni con artisti e compagnie del territorio, di incontri col pubblico: tanti e diversi modi di vivere il teatro per una programmazione senza confini, con un occhio attento al rigore della tradizione ma aperta alle contaminazioni artistiche della nostra contemporaneità.