Macabra scoperta la scorsa notte a Rimini, in via Coletti. Alcuni passanti hanno trovato il corpo senza vita di un ragazzo senegalese, Makha Niang, 27enne immigrato regolare in Italia. Vicino al cadavere, una bicicletta. L’allarme è scattato verso le 2. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto che constatare il decesso, e una volante della Polizia di Stato.
Al momento non si conoscono le cause del dramma, ma è accertato che non si è trattato di morte naturale. Il corpo del giovane presentava infatti gravi ferite alla testa e una gamba fratturata. Nelle vicinanze è stato rinvenuto anche un bastone, ma ancora non si è potuto stabile se l’oggetto abbia connessioni con il fatto.
Gli inquirenti non tralasciano nessuna ipotesi eccetto quella della rapina, perché nelle tasche c’era ancora il portafogli con venti euro ed i documenti, oltre alle chiavi della bicicletta, che aveva chiuso con il lucchetto vicino alla panchina. Da escludere anche l’incidente stradale. infatti la bicicletta del senegalese non ha nessun segno di urto.
Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile della Questura di Rimini, coordinate dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli che ha assegnato l’incarico dell’autopsia al medico legale Giuseppe Fortuni. Dai primi esami appare che il ragazzo è stato ucciso con due colpi di arma da fuoco.
Il ragazzo è descritto dai suoi conoscenti come «un bravo ragazzo», senza precedenti e nessun legame con il mondo dello spaccio.
Lavorava spesso in un ristorante di Riccione od in altri ristoranti di Rimini.
A Rimini abita il padre ed un fratello. In Senegal aveva invece la moglie e la mamma. Il ragazzo senegalese abitava in un appartamento in via Sanremo con tre connazionali. Proprio i coinquilini, non vedendolo tornare si erano preoccupati, e uno di loro gli ha telefonato verso le 2 senza avere risposta.