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Rimini. “Oltre il limite. Sport e disabilità”, lezioni appassionate di vita e di riscatto giovedì 12

“Spesso, guardando un atleta paralimpico, si prende atto soltanto della sua menomazione. Il commento più comune della gente è: ‘Poverino!’. La gente non sa quanta grinta occorra per eccellere in qualunque sport, così come in qualunque ambito della vita. Le persone ignorano quanto sia difficile, a prezzo di quali sacrifici un ragazzo diventa un campione, nello sport paralimpico come in quello tradizionale”. Sono le parole di Federico Morlacchi, nuotatore paralimpico di Luino (VA), che a soli 25 anni detiene un record impressionante: è l’atleta più medagliato a una Paralimpiade (sette medaglie, di cui una d’oro, a Rio 2016). Alla sua testimonianza – e ad altre storie di umanità e coraggio – è dedicato il quarto appuntamento della rassegna “I Giovedì del QuVi”, organizzata dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita di Rimini.

“Oltre il limite. Sport e disabilità”: questo il titolo dell’incontro, che si terrà giovedì 12 aprile, alle ore 15:00, presso la sede del Dipartimento, in Corso d’Augusto 237 a Rimini. Un titolo che sottolinea l’importanza dello sport come strumento per misurarsi con i propri limiti e superarli, per lanciarsi alla conquista di traguardi sempre più ambiziosi, senza farsi intimorire dagli ostacoli che si frappongono lungo il cammino.

Dopo il breve saluto delle autorità, sarà proprio il campione paralimpico luinese a prendere la parola: qualche mese fa, infatti, Morlacchi ha affidato la sua storia a Davide Di Giuseppe, insegnante al Liceo Scientifico e affermato scrittore. Ne è nato il libro biografico Nato per l’Acqua, del quale entrambi parleranno durante l’incontro. Poi, sarà il turno di Fabrizio Casadei, disabile riminese costretto su una sedia a rotelle da una tetraparesi spastica, e dei suoi Spingitori: un gruppo di amici podisti che, capitanati da Gabriele ‘Gelo’ Rusin, hanno deciso di regalare a Fabrizio il sogno di correre una maratona, spingendo a turno la sua carrozzina. Reduci dalla maratona di Roma dell’8 aprile scorso, gli Spingitori racconteranno la loro straordinaria esperienza, che li ha portati fino a un programma televisivo di Rai Tre, trasmesso lo scorso gennaio. L’ultima testimonianza sarà quella di Massimiliano Manduchi, allenatore della squadra di basket Rimini Special Crabs. Gli Special Crabs sono nati nel 2005 da un’idea dello stesso Manduchi che, in collaborazione con l’Ausl di Rimini, ha sviluppato un progetto basket dedicato a ragazzi diversamente abili di tutte le età, affetti da diverse forme di disagio psichico (ritardo mentale, autismo, sindrome di Down, disturbi psichiatrici, etc.).
Non più una rigorosa conferenza accademica, dunque, ma una lezione appassionata di vita, di riscatto, di determinazione e di amicizia. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.

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