Lo straordinario successo di pubblico registrato in quasi 15 giorni di repliche dallo spettacolo teatrale MALATESTA ha portato la compagnia, guidata magistralmente dal regista Gianluca Reggiani, ad aggiungere una rappresentazione “extra” fissata domenica 8 aprile alle ore 17.00, per accontentare tutti coloro che non sono ancora riusciti ad assistere a questo originale progetto. Riminesi e turisti hanno risposto nella più rosea delle aspettative, affascinati anche dalla possibilità di vivere in maniera del tutto straordinaria il Castel Sismondo di Rimini grazie alla formula “itinerante” dello spettacolo teatrale, che muove il pubblico attraverso le varie sale del castello.
Prodotto dal Comune di Rimini e inserito nel cartellone del Teatro Novelli, MALATESTA è un progetto artistico nato nella straordinaria occasione della ricorrenza dei 600 anni dalla nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta (19 giugno 1417) e dei 550 anni dalla sua morte (9 ottobre 1468). Una delle peculiarità principali dell’intero progetto è proprio quella di ambientare lo spettacolo all’interno del Castel Sismondo, uno dei luoghi simbolo della storia della città di Rimini e dell’intera stirpe dei Malatesta, creando un evento unico e, per sua propria natura, irripetibile.
“Il testo di Henry de Montherlant, uno dei più grandi drammaturghi del novecento francese, è molto potente – racconta il regista Gianluca Reggiani – l’autore era letteralmente innamorato dalla figura del grande condottiero riminese. La peculiarità del nostro intero progetto è proprio quella di ambientarlo in uno dei luoghi simbolo della storia della città di Rimini e dell’intera stirpe dei Malatesta, il Castel Sismondo, creando un evento unico e irripetibile. La biografia di Sigismondo è un vero e proprio romanzo, incredibile e stupefacente, un grande uomo che ha vissuto una vita avventurosa e piena di contraddizioni. Il suo personaggio meriterebbe davvero di venire raccontato in una di quelle Serie Tv che oggi vanno molto di moda”.
Un cast di alto livello composto da attori del territorio magistralmente diretti dal regista Gianluca Reggiani, che interpreta Sigismondo, affiancato dalla talentuosa Tamara Balducci nelle vesti della amata Isotta, un emozionante Mirco Gennari in quelle del Papa Paolo II e altri sei attori. Il percorso, che si snoda all’interno di quattro sale del Castel Sismodo, è reso ancor più affascinante e coinvolgente grazie agli allestimenti dello scenografo Mirco Rocchi, ai costumi di scena di Paul Mochrie e alle musiche curate da Marco Mantovani: tutti elementi che contribuiscono a trasportare il pubblico in un “non tempo” realizzando una versione non “storico/filologica” del testo di Montherlant, ma che presenta la vicenda e il suo immortale protagonista in un tempo non definito, e che rende ancora più forte e coinvolgente il dramma nel quale gli spettatori vengono coinvolti. Lo spettacolo presenta un Sigismondo cinquantenne sulla via del tramonto, stanco ma non domo, isolato, al quale è rimasta solo la sua amata Rimini che rischia di perdere per il complicarsi delle relazioni con Papa Paolo II. In un’atmosfera carica di tensione dominata dal complotto, l’intrigo, la calunnia, Sigismondo si muove come una belva in gabbia facendo emergere la sua irrequietezza, il suo entusiasmo, la sua volubilità e tutte le sue contraddizioni.