Doppio successo per l’incontro a Misano con Umberto Galimberti che ha presentato la sua ultima opera: “La parola ai giovani”. Astra pieno anche di giovani che hanno interloquito con il celebre filosofo sul loro futuro. Successo della diretta streaming sulla pagina fb della biblioteca con ben 2.676 visualizzazioni anche dalla Turchia e commenti entusiasti. Il filosofo e psicologo già autore della preziosa opera: L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), ritorna al tema del disagio giovanile, riaffermando che il problema non è legato soltanto alla crisi psicologica ed esistenziale dell’età adolescenziale, poiché il nichilismo, si genera in quel macrocosmo culturale esterno ai singoli individui, dove mancano le condizioni materiali per la realizzazione dei loro desideri e di un progetto di vita. In una società come quella in cui viviamo, afferma Galimberti, le agenzie di socializzazione costituite dalla famiglia e dalla scuola – con sofferte e articolate eccezioni – sono quasi sempre in conflitto tra loro, ambedue ossessionate dall’aspetto performativo sia dell’essere “figlio” sia del comportarsi da “studente”. Là fuori nell’arena sociale, e nel mondo del lavoro che non c’è, va anche peggio, perché nell’età della tecnica e dell’economia globalizzata, ci ricorda l’autore, l’uomo non è più il soggetto del suo operare, ma il semplice esecutore di azioni descritte e prescritte dall’apparato tecnico, regolati dai soli criteri dell’efficienza e della produttività.