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Rimini, PSBO: proseguono a pieno regime i lavori in piazzale Kennedy

Procedono senza sosta i lavori del Piano di Salvaguardia della Balneazione, una delle principali opere idrauliche degli ultimi anni in Italia, messa in campo da Comune di Rimini, Gruppo Hera e Romagna Acque, per un valore complessivo di 154 milioni di euro.

A pieno regime, in particolare, il cantiere di Piazzale Kennedy, cuore del PSBO e tra i più importanti sia per impatto che complessità.

Avviato nel 2016 e segnalato dall’ONU come una delle opere principali nella salvaguardia degli ambienti marini, il cantiere vede ad oggi completati oltre il 63% dei lavori e si appresta alla fase conclusiva, la più spettacolare e che riconsegnerà alla città un’area completamente riqualificata: un nuovo presidio idraulico sotto il manto stradale, un belvedere sopra. 

In particolare, i lavori stanno procedendo su due versanti: da un lato proseguono gli scavi per la realizzazione delle due vasche di accumulo (per un volume complessivo di 39.000 metri cubi), dall’altro è stata avviata la posa delle condotte sottomarine.

Le caratteristiche e i tempi dell’opera

L’intervento di Piazzale Kennedy è l’opera simbolo e in assoluto la più rilevante del PSBO sia per complessità realizzativa, data anche l’ubicazione, sia per valore di riqualificazione architettonica e ingegneristica. L’impianto di accumulo di Piazzale Kennedy è costituito da una prima vasca di 14.000 metri cubi di volume che raccoglierà le acque di prima pioggia, da una seconda vasca di 25.000 metri cubi che avrà la funzione di vasca di laminazione (con lo scopo, cioè, di limitare, attraverso un processo di laminazione della piena, le portate bianche che saranno eventualmente convogliate a mare), e da un impianto di sollevamento con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo.

Il primo lotto di interventi, con la vasca di prima pioggia, sarà operativa già dalla prossima estate, mentre i lavori sulla vasca di laminazione continueranno anche nei prossimi mesi per renderla pienamente operativa entro l’estate 2019. La piazza invece tornerà ad essere fruibile già quest’autunno.

Oltre alla realizzazione dei nuovi volumi di accumulo e dei relativi impianti di sollevamento, sarà riservata particolare attenzione al contenimento degli odori. Il progetto, infatti, prevede un sistema basato sulla ventilazione forzata che convoglierà l’aria aspirata dalle vasche (sia quella di prima pioggia, sia quella di laminazione) ad un sistema di trattamento che utilizza una specifica tecnologia con carboni attivi.

Un progetto di grande rilevanza non solo dal punto di vista impiantistico 

Quello di Piazzale Kennedy è un progetto di grande rilevanza non solo dal punto di vista impiantistico, in grado di coniugare un’opera idraulica imponente con gli indirizzi urbanistici e di riqualificazione che la città di Rimini ha intrapreso.

Sopra la grande vasca, infatti, sarà realizzato un belvedere, un progetto architettonico – paesaggistico che ha lo scopo di mitigare l’impatto dei volumi necessari alla realizzazione dell’impianto e nello stesso tempo contribuisce alla riqualificazione dell’intero Piazzale Kennedy, diventando uno stralcio del nuovo Parco del Mare.

In particolare, il progetto architettonico prevede un involucro che parte dolcemente dal parco e sale fino ad un massimo di circa 7 metri di altezza rispetto alle quote dell’attuale piazza ed avvolge gli elementi tecnologici coprendoli con una passeggiata che culmina in due zone di belvedere sul mare, ad altezza differente.

Al centro dello spazio costruito si crea una piazza rialzata di circa un metro, all’interno della quale si collocano giochi d’acqua, fruibili ed attraversabili, e sedute, che danno la possibilità di sfruttare quest’area centrale anche come spazio di sosta o per eventi.

La nuova area verde mette al centro i concetti di “fruibilità” e “accessibilità”: rampe di collegamento con pendenze inferiori all’8% raccordano i vari dislivelli, rendendo le zone percorribili anche da disabili.

La salvaguardia idraulica

Inoltre, occorre evidenziare l’importanza del progetto dal punto di vista della salvaguardia idraulica. Infatti grazie ai lavori messi in campo sarà possibile dare una risposta decisiva alle criticità idrauliche e prevenire i fenomeni di allagamento che si sono verificati in passato a causa di eventi atmosferici eccezionali.

 

Piano di Salvaguardia della Balneazione di Rimini: numeri e avanzamento 

Realizzato da Hera con il coinvolgimento di Comune di Rimini, Romagna Acque e Amir, il Piano di Salvaguardia della Balneazione (detto “PSBO”) è il più grande intervento di risanamento fognario attualmente in corso in  Italia.

A fronte di investimenti pari, nel complesso, a 154 milioni di euro, il Piano si articola in una serie di importanti opere sull’intero territorio cittadino, con la separazione delle reti fognarie (acque bianche e nere) e la realizzazione di imponenti vasche di prima pioggia.

Essenziali per riqualificare e valorizzare impianti e reti già esistenti, i lavori del piano procedono a pieno regime dalla seconda metà del 2013 e hanno l’obiettivo di eliminare tutti gli scarichi a mare, attraverso la realizzazione di 11 interventi su condotte fognarie ed impianti depurativi.

I benefici attesi non sono solo di natura ambientale, perché riguardano anche la qualità della balneazione e – più in generale – l’economia di un territorio a spiccata vocazione turistica, che deve fare fronte ogni anno, in maniera sostenibile, a 16 milioni di pernottamenti.

Ad oggi, 10 interventi su 11 risultano completati o in corso di realizzazione.

Fra quelli già ultimati, si segnala: risanamento fognario del quartiere Isola, terminato a luglio 2014; realizzazione della dorsale Nord e del raddoppio del depuratore di Santa Giustina, entrambi completati all’inizio del 2016; realizzazione della vasca di laminazione dell’Ospedale, completata ad aprile 2016.

Sono inoltre in corso di realizzazione altri interventi: completamento della dorsale sud, con il terzo e ultimo stralcio dei lavori; completamento della separazione delle reti fognarie nei bacini Roncasso e Pradella; realizzazione della condotta sottomarina e delle vasche del bacino Ausa; riconversione in vasca di accumulo del depuratore Rimini Marecchiese.

A questo si aggiunge la separazione delle reti fognarie nella zona Nord di Rimini: il primo stralcio dei lavori è già in conclusione, mentre il secondo sarà cantierato a valle della prossima Conferenza dei servizi.

Infine, le opere dell’ultimo intervento, relativo ai bacini fosse Rodella, Colonnella I e Colonnella II, sono in fase di progettazione e saranno cantierate appena possibile.

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