Spacciatori di coca, ma armati di pistole. Le segnalazioni dei cittadini erano ormai continue. In quella zona a ridosso del centro di Cattolica, detta “dei quattro bar”, c’erano giri loschi. I Carabinieri della stazione locale, al comando del maresciallo Ariemma, hanno quindi posto sotto controllo l’area e i risultati non hanno tardato ad arrivare.
Sabato due spacciatori sono stati pizzicati mentre cedevano dosi di cocaina. Ma nella perquisizione domiciliare sono saltati fuori non solo in tutto 30 grammi della sostanza divise in dosi, circa 2 mila euro, l’agendina con una vera e propria contabilità dello spaccio e tutto l’occorrente pesare e confezionare: in quella casa c’erano anche due armi da fuoco.
In un borsello in camera da letto c’erano infatti due pistole Beretta, una calibro 6.35 e una 7.65, con relative munizioni e matricole abrase.
Sono così finiti in manette G.S. e la moglie P.S., entrambi 46enni e originari della provincia di Napoli, con le accuse di spaccio e detenzione di armi. L’uomo era ai domiciliari per altri reati. Ora le pistole saranno sottoposte agli esami del Ris per cercare di ricostruirne la provenienza e verificare se abbiano sparato.
Nei guai è finito anche M.G. di 35 anni, anch’egli originario del napoletano e pregiudicato. Portato in caserma per accertamenti dopo essere stato sorpreso assieme ai due pusher, mentre attendeva di essere interrogato ha dato in escandescenze distruggendo alcune poltrone. Inoltre ingoiava qualcosa, forse una dose, e doveva anche essere ricoverato all’ospedale. In attesa di chiarire la sua situazione, l’uomo è stato intanto denunciato per danneggiamento aggravato.
