«La cosa più difficile da fare non è stata la ricerca delle risorse, ma trovare un’amministrazione in grado di spenderle bene». Così il Ministro per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, che questa mattina ha visitato i in Piazzale Kennedy i cantieri del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzata, una delle principali opere idrauliche italiane degli ultimi anni messa in campo dal Comune di Rimini, Gruppo Hera e Romagna Acque. Un progetto che ha il duplice obiettivo di migliorare la sicurezza idraulica e la qualità della balneazione e che, ci tiene a sottolineare il ministro, denota una politica virtuosa e basata sui fatti, non sulle false promesse. «Rimini è un esempio di una buona amministrazione. – commenta Galletti – E’ riuscita a realizzare opere idrauliche all’avanguardia, coinvolgendo tra l’altro società locali». Il ministro tesse lodi al lavoro svolto dal sindaco Gnassi e dai parlamentari Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti, ora in corsa per le elezioni del 4 marzo nel collegio uninominale per il centrosinistra. «Vorrei ringraziare il sindaco che – scherza il ministro – è stato uno stalker, e gli On. Pizzolante e Arlotti, che sono riusciti a fare “lobby per il territorio”».
Giovedì 22 febbraio il ministro Galletti sarà al CIL, da cui usciranno altri 16,8 milioni di euro da indirizzare al cantiere del PSBO, il cui valore complessivo si aggira attorno ai 154 milioni.
Il sindaco elogia il contribuito di Pizzolante e Arlotti per la realizzazione di questo importante intervento multitasking, due politici che hanno portato a Roma gli interessi del territorio riminese e che sono riusciti a intercettare le risorse per concretizzare il progetto. «Ci sono parlamentari che fanno l’interesse del territorio, altri che aspettano ordini da una società privata. In questi anni – ricorda il primo cittadino – non ho mai ricevuto chiamate in cui gli onorevoli 5 Stelle o di centrodestra mi chiedessero se avevamo bisogno di una mano, di un sostegno. Una volta eletti sono andati via».
Anche Sergio Pizzolante rammenta quanto stato fatto. «La questione delle fogne è stata una dominante della passata campagna elettorale. Le nuove norme europee sulla qualità delle acque potevano mettere a rischio la balneazione riminese, vietandola in molte spiagge. Questo fortunatamente non è successo. Abbiamo unito le nostre forse e questo è il risultato. Si tratta di uno dei più importanti investimenti. Si nota meno rispetto ad altri progetti ma ha un’importanza strategica fondamentale per l’economia e il futuro della città». Non manca una frecciatina ai 5 Stelle e al centrodestra. «E’ sicuramente più complicato fare cose piuttosto che inventare o denunciare quelle che non vanno. C’è chi vive sulle bufole, come le ultime a proposito della situazione Nomadi e del Jobs Act, e c’è chi invece costruisce».
«Quando ero assessore ai lavori pubblici con la seconda giunta Ravaioli abbiamo realizzato la prima importante vasca di laminazione a monte – prosegue Tiziano Arlotti -. Oggi c’è la continuità di un progetto strategico che viene portato avanti e che è fondamentale per vendere il nostro prodotto turistico in Italia e nel mondo. L’opera è straordinaria, siamo riusciti ad intercettare risorse rilevanti, a dimostrazione che dove c’è la volontà di realizzare interventi strategici per la nostra città e non solo, e dove si riesce a fare gioco di squadra, si riescono ad ottenere risultati come questo. Dobbiamo essere orgogliosi perché si tratta del più importante cantiere idraulico in Italia, nonché uno dei primi anche a livello europeo, per la salvaguardia della balneabilità e per mettere in atto importanti processi di sostenibilità ambientale. Questo è il lavoro che intendiamo svolgere e ciò che vogliamo garantire all’Italia e ai turisti stranieri che vengono qui».
Erano presenti anche l’assessore all’ambiente di Rimini Anna Montini, il direttore generale Operations Hera Roberto Barilli, il direttore Acqua Hera Franco Fogacci e il responsabile PSBO Direzione Ingegneria Heratech Massimo Vienna.