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Giorgia Bellucci (Pd): “Comprendo Giulia Sarti ma non la difendo”

Giorgia Bellucci, consigliere comunale PD Rimini, candidata al collegio Proporzionale Camera dei Deputati, commenta la vicenda dei bonifici del MoVimento 5 Stelle in cui è coinvolta anche Giulia Sarti:

“Impegnarsi nella politica, per un giovane di oggi, è una opzione impopolare. Tutto e tutti intorno a te consiglia di ‘lasciare perdere!’, di ‘non mettersi in quel casino’. Ho più o meno la stessa età di Giulia Sarti, e anch’io come lei ho fatto la scelta di non stare a guardare in disparte. Mi riconosco nei valori e nelle iniziative del Partito Democratico, sono consigliere comunale a Rimini. Al di là dell’appartenenza, sono molti i punti di contatto con il percorso della ‘coetanea’ Giulia Sarti. So bene, sulla mia pelle, che per un giovane non è semplice entrare in quelle che- con espressione tecnica- vengono definite ‘dinamiche della politica’. L’impatto è traumatico perché il tuo entusiasmo, la tua passione rischiano di diluirsi in prassi e percorsi di cui non sempre intuisci l’importanza. Ma superare quel rito di passaggio diventa quasi una prova: adesso so che, almeno nel PD, è concreto e possibile contribuire all’attività a servizio delle persone, innervandola con l’approccio fuori dalle consuetudini e la freschezza che, ad ogni crocevia della storia, portano i giovani”.

“Comprendo Giulia Sarti perché, seppure con una esperienza inferiore alla sua, capita non raramente che una ragazza o un ragazzo possano perdersi negli incidenti, nei tranelli, in quella malintesa ‘esperienza’ che in realtà è l’ipocrita definizione di una omologazione al ribasso che ha l’acre sapore della ‘vecchia politica’”.

“Comprendo Giulia Sarti, posso anche dare un minimo credito alle sue giustificazioni fino a prova contraria, posso capire il suo dolore, il suo tormento, perfino la sua rabbia davanti al mondo che ti si rivolta contro. E ti giudica, e ti colpevolizza, e ti scarica. Ti senti sola”.

“Comprendo Giulia Sarti, posso capirla, però non la difendo. Perché proprio la sua difesa, che oggettivamente lascia perplessi perché troppi dettagli appaiono bizzarri, pare non tanto e non solo un maldestro tentativo di arrampicarsi su specchi lisci per salvaguardare una poltrona (sostanziando la definizione di ‘drogata di carriera politica’ pronunciata dall’ex fidanzato Giovanni Favia) ma soprattutto tradisce quello che un giovane non dovrebbe mai tradire: i sentimenti e la passione. Noi, cara Giulia, decidiamo di impegnarci per quelli e con quelli, ed è attraverso quelli che- almeno io- credo e spero di fare la differenza in un universo complesso e duro come quello della politica. Buttare in pasto al mondo una vicenda molto, troppo personale- una storia d’amore, una malattia- per giustificare un ammanco di denaro significa solo fare ciò che avrebbe fatto la ‘vecchia politica’, disposta a rinnegare ogni cosa per salvaguardare se stessa e uno stipendio. Io non lo avrei fatto: semmai mi sarei fatta da parte, avrei indietreggiato di un passo. E credo che aver perduto questo spirito giovane sia il più grande errore che oggi debba essere addebitato e rimproverato a Giulia Sarti. Non di avere tradito un movimento politico tutto autoreferenziale e auto conservativo, ma uno spirito trasversale. Li vedo già i vecchi marpioni nel suo movimento e anche negli altri partiti dire sogghignando: ‘I giovani sono peggio dei vecchi…’. Il danno non è solo per Giulia Sarti ma per tutti. Un errore madornale giocando a dadi con i sentimenti propri e altrui, che pesa più di 23 mila euro, spariti chissà come e chissà dove”.

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