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Vogliamo la Serie C? Per il Rimini arriva la stretta decisiva

Vittoria convincente col Sasso Marconi ed ennesimo allungo in classifica. I punti di vantaggio del Rimini sul gruppetto delle seconde sono passati a nove: un bel gruzzolo da gestire nel migliore dei modi da qui alla fine del campionato.

Sono ancora 13 le gare da disputare e prima di concentrarmi sulla Sangiovannese, cui faremo visita domani, vorrei provare a disegnare gli alti e bassi di un percorso che separa il Rimini dal traguardo.

Archiviata la trasferta di domani, al Neri, il 18 febbraio, sarà di scena una delle attuali seconde, il Villabiagio, con l’ obiettivo di riportare il Rimini tra i comuni mortali.

Mercoledì 21 ci sarà poi un turno di campionato che porterà i biancorossi in quel di Carpaneto ad affrontare la Vigor, neopromossa dall’Eccellenza a sua volta.

Domenica 25 febbraio  l’ impegnativa settimana si chiude con un derby: sarà infatti la Sammaurese ad affrontare il Rimini al Romeo Neri.

La sensazione è che a quel punto aver mantenuto i 9 punti di vantaggio potrebbe significare aver passato la “cima Coppi” di questo campionato, perché il mix di avversari importanti, derby e tempi ravvicinati proposto da questo momento del campionato rappresentano lo scoglio più infido contro cui rischiare una pericolosa collisione.

Le gare insidiose non mancano nemmeno nel prosieguo del calendario, ma le 3 gare in 8 giorni sono sempre ad alto rischio
Dopo il derby casalingo il Rimini farà visita, il 4 marzo, al fanalino di coda Colligiana, per poi ricevere una delle grandi deluse del campionato, quel Lentigione che di certo al Neri vorrà lasciare un segno.

Poi sarà il Mezzolara a testare le ambizioni dei biancorossi,  che avranno però qualche giorno dopo, nel turno pre-pasquale di giovedì 29 marzo, la possibilità concreta di calare la mannaia sul campionato. Quel giovedì  di scena al Neri sarà infatti l’Imolese e non è difficile pronosticare che, se non saranno cambiati gli scenari, il clima sarà quello dell’ evento, con gli ospiti che dovranno per forza tentare di vincere per riprendersi il ruolo per cui si erano pensati e costruiti.

Passati indenni anche da questo frangente, Trestina, Romagna Centro, Montevarchi, Correggese e Sansepolcro rappresentano un pool di compagini che potrebbero accompagnare senza troppi sussulti i biancorossi alla conquista dell’ obiettivo.

Il tour de force comincia domani a San Giovanni Valdarno, la cui compagine si trova attualmente, con 40 punti, fuori dai play off a 3 punti dal Forlì. Piazza importante, per la storia e per la tradizione che la contraddistingue.
Leonardo Acori e Maurizio Sarri, che qui incrociò  per la prima volta Massimiliano Allegri con la sua Aglianese, sono solo due dei tanti nomi di alto livello che compaiono nel blasone di questa squadra toscana.
Il presente vede in panchina mister Iacobelli; tra i tanti buoni giocatori a disposizione, spiccano Jukic con 12 reti all’attivo, Keqi con 6 e Nannini con 3.

Dando uno sguardo ai numeri, se i 26 gol sin qui segnati dai toscani non rappresentano un palmarés invidiabile, va tenuto in buon conto il dato che emerge dalla difesa: i 24 gol subiti sono gli stessi incassati finora dal Rimini. 

Domani si andrà dunque ad affrontare una squadra non troppo votata al gioco d’attacco, con il solo Jukic che ha siglato quasi la metà dell’ intero bottino, in grado però di difendersi molto bene subendo poco. Sesto posto sin qui meritato per gli uomini del presidente Serafini.

In casa Rimini invece le tematiche da gestire sono molto diverse. Non mancherà la voglia di restituire la sconfitta patita nella gara di andata, quando gli equilibri ormai scritti di un pareggio furono alterati proprio dal solito Jukic che 2 minuti oltre il tempo regolare segnò la rete della vittoria pirata. A Rimini la botta fu digerita a fatica; la stagione era ancora tutta da giocare, ma l’ amarezza di quella sconfitta resta ancora lì da lavare via. Ai nostri ragazzi domani il compito di farlo.

Il Rimini sconfitto di quel periodo zoppicava nel gioco e anche nei risultati, poi le cose nel tempo sono cambiate e i risultati sono diventati significativi, pur mantenendo uno standard non esaltante nelle prestazioni.

Adesso la squadra che infilava risultati ma non sino in fondo le prestazioni, al netto dell’inserimento del nuovo arrivato Capellupo, pare aver preso confidenza anche con la voglia e il gusto di giocare bene.

Importante allora mantenere i piedi per terra. Inseguendo sempre il singolo risultato partita dopo partita, scacciando le sirene tentatrici della presunta grandezza acquisita.

Anche se la tentazione di lasciarsi andare a considerazioni ottimistiche è alta,  mantenere la barra a dritta resta il dovere numero uno da parte di mister Righetti e del suo staff. Solo con l’ umiltà sin qui palesata si continuerà a costruire in maniera positiva questa stagione.

Stagione che vorremmo tutti essere l’ultima nel calcio dilettantistico per tanto, tantissimo tempo.

Sappiamo che portare a casa questo campionato rappresenta l’unica vera certezza da coltivare e tenere a mente. Tutto ciò che e’ circolato intorno al Rimini nel recente passato è fatto solo ed esclusivamente di detti e non detti, supposizioni, frasi a metà e anticipazioni pubblicamente smentite.

Vogliamo la C? Bisogna vincere il campionato e il resto è, allo stato attuale, null’altro che fuffa.

A mister Righetti l’onore e l’ onere di far sua la gara di domani. E ciò che resta da qui alla fine, solo i postumi dell’ influenza mi terranno lontano da Sangiovanni Valdarno con la premessa di tornare al mio posto, in trasferta, quanto prima.
Calcio d’inizio ore 14 e 30.
Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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