Quanti stranieri sono venuti quest’anno sulla riviera romagnola? Da quali Paesi provenivano? Quali delle nostre località hanno preferito? E gli italiani, da quali regioni sono arrivati?
Ieri abbiamo analizzato i dati ufficiali complessivi forniti dal’Osservatorio turistico regionale, oggi ci soffermiamo sulle presenze estere, sempre prendendo in esame i dati raccolti da gennaio a luglio 2016.
Come si può osservare dalla tabella sottostante, la quota estera resta nettamente al di sotto della media nazionale, attestata ben oltre il 40%, con punte quasi al 70% di Roma. Si tratta di un dato storico, però rivelatore dell’appeal ancora molto ridotto delle nostre destinazioni – dato anche il periodo considerato – per il turismo non balneare.
È Rimini la città con la più alta quota di turisti stranieri. Seguono Bellaria, Misano, Cattolica e Riccione.
Da dove vengono questi turisti? Qui si assiste al costante crollo dei Russi, dovuto alle note contingenze internazionali (crisi del rublo, sanzioni dell’Europa) e locali (i problemi dell’aeroporto di Rimini. I Russi scivolano così addirittura al terzo gradino del podio, superati anche dagli Svizzeri, che sono aumentati. I ripresa anche i Francesi, mentre risultano praticamente scomparsi i Britannici. Sono dunque iTedeschi di nuovo i più numerosi fra i nostri ospiti esteri, come accade dal 2014.
Ma dove vanno di preferenza questi Tedeschi? È Misano la vera “Teutonengrill” della nostra riviera; qui addirittura un turista su 5 è arrivato dalla Germania. Seguono Bellaria, Riccione e Rimini, con Cattolica fanalino di coda.
E gli Svizzeri? Qui è Bellaria a trainare il loro ritorno, seguita da Misano, Cattolica, Riccione; Rimini risulta in percentuale la meno frequentata dagli elvetici.
Passando ai Russi, la situazione si inverte: è Rimini quella nettamente preferita, seguita a distanza da Riccione; ancora più indietro Cattolica, Bellaria e infine Misano.
Infine uno sguardo gli Italiani. I Lombardi sono quelli che continuano ad amarci di più, seguiti dagli Emiliani. Poi Piemontesi, Veneti, Toscani. Con qualche scostamento nelle percentuali (che sarà corretto dai dati di agosto, dove è prevedibile un aumento degli Emiliani), la graduatoria è identica a quella degli ultimi anni: sulla nostra riviera permane un “turismo di prossimità”, dove gli apporti da regioni più geograficamente distanti non appare significativo.