Step by step l’area del ‘nuovo’ Castel Sismondo inizia a prendere forma. Dopo la realizzazione della ‘Corte a Mare’, è arrivato infatti il momento del secondo stralcio dell’intervento, il ‘Giardino del Castello’, la parte più a nord della piazza. I lavori, aggiudicati al consorzio COIR, avranno un costo complessivo di 850 mila euro. Partiranno dal prossimo febbraio e dureranno circa sei mesi. In questa zona, oltre a distese di verde e arredi urbani, verranno realizzati un’arena per gli spettacoli, un chiosco bar per il ristoro, un percorso sopraelevato e tracciati pedonali, con lo scopo di dare vita a una fruibilità nuova. Inoltre, come per il primo lotto, verrà installato un impianto lumino-tecnico con luci bianche sul mattone delle murature storiche, mentre, lungo il percorso centrale, un impianto in luci LED. Non mancheranno poi telecamere di video-sorveglianza per garantire ai cittadini la massima sicurezza. Il progetto è stato seguito dalla soprintendenza archeologica e monumentale.
Il ‘Giardino del Castello’ è il secondo lotto dei lavori alla rocca rinascimentale, che a loro volta rientrano in un progetto ben più ampio e ambizioso: quello del museo diffuso dedicato al “Maestro” Fellini, museo che si articolerà in un quadrilatero ricco di storia e di cultura e che prevede un insieme coordinato di opere volte a valorizzazione e riqualificare la zona.
Dopo il ‘Giardino del Castello’, al via i lavori per la piazza d’arti e la pedonalizzazione dell’area tra il castello e il teatro Galli. Uno dei punti nevralgici del centro storico sarà così finalmente restituito ai suoi cittadini e ai turisti senza il rumore dei clacson e l’odore di smog, ma con un lungo percorso pedonale intervallato da decori artistici. Il sindaco Andrea Gnassi non ha dubbi: “Ci riprendiamo la nostra dignità, sarà una delle piazze più belle d’Italia, con completamenti urbani nel segno del regista Fellini e della storia di Rimini. Anche il ministro Franceschini ci ha fatto i complimenti. “. L’arte contemporanea dialogherà con gli elementi del passato, perché, dice il primo cittadino: “La tradizione non è l’adorazione delle ceneri, ma la salvaguardia del fuoco e dell’energia. Dall’Ottocento in poi il castello è stato cancellato, perdendo così il suo prestigio. Quello che ci siamo prefissati di fare è proprio di riportarlo al suo splendore“.
Per garantire la completa pedonalizzazione dell’area (con il Ponte di Tiberio) ci saranno novità sul fronte della viabilità, che sarà spostata verso monte. L’intero progetto è oggetto di un bando nazionale, in cui verranno chiamati i migliori professionisti del settore.