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Unione Valmarecchia, i sindacati: “Schizofrenia nella gestione del personale, servizi ai cittadini a rischio”

I sindacati confederali sono molto preoccupati per la situazione dei dipendenti delle amministrazioni locali nei Comuni dell’Unione della Valmarecchia, con ripercussioni su servizi offerti ai cittadini a iniziare da servizi sociali e polizia municipale.

“L’assenza della politica e la mancanza da parte di questa di una visione strategica di cosa deve essere l’Unione – scrivono in un comunicato Elisabetta Morolli (Cgil), Giuseppe Bernardi (Cisl) e Raniero Sebastiani (Uil) sta portando non solo i lavoratori a navigare a vista, ma cosa più importante a produrre disservizi nei confronti dei cittadini, che sono e devono essere il punto di riferimento per ogni Servizio”.

“Si chiede sempre più, con l’allargamento a 10 Enti, di produrre Servizi maggiori per la Comunità, ma allo stesso tempo la politica non riesce ad avere una visione a 360 gradi sui fabbisogni del personale dipendente e non comprende la necessità di fare una seria politica unitaria tra Comuni e Unione, necessaria proprio per garantire tali Servizi”.

“Siamo in presenza di situazioni reiterate nel tempo, al limite della schizofrenia”, commentano  segretari della confederazioni del pubblico impiego.

Che spiegano: “Si concedono mobilità in uscita in servizi strategici, senza prevedere sostituzioni; vengono utilizzate forme contrattuali di scavalchi in eccedenza in concomitanza di comandi di persone, siamo in presenza di contratti di somministrazione e lavoro reiterati, in presenza di posti in organico vacante o assunzioni di personale a tempo determinato, quando vi sarebbero le condizioni per assunzioni a tempo indeterminato; collaborazioni di lavoro occasionale di dipendenti di Enti facenti capo all’Unione.
Si è in presenza di Posizioni Organizzative di vertice che coordinano solo parti di territorio e altri no, altre P.O. che vengono comandate a tempo parziale, come se ve ne fosse la necessità di direzione e coordinamento solo per alcune giornate e per altre no”.

“Tutta questa commistione, solo perché rimane piena di lacune la visione politica-organizzativa che si vuole dare a questa Unione a 10 Comuni e non si decide seriamente che a servizi delegati per tutti gli Enti, occorre anche prevedere il trasferimento di personale“.

“Non è più il periodo di elaborare solo atti in cui si prevede di costruire un organizzazione ritenuta efficiente e poi fermarsi senza darne attuazione. Ci rendiamo conto che poi alla fine, non si può lasciare tutto sulle spalle della buona volontà di chi rimane? Perché questo non potrà mai ripercuotersi celermente sulle risposte da dare ai cittadini”.

“E non dimentichiamoci che fra i servizi dell’Unione rientrano anche quelli con enormi ricadute sulla Comunità e oggi più che mai sentiti, quali Servizi Sociali e Polizia municipale“.

“La situazione è divenuta insostenibile, e la navigazione a vista viene rifiutata in primis da coloro che tutti giorni sono in prima fila a garantire la continuità dei Servizi, ossia i Lavoratori dell’Ente”.

E’ per questo che avevamo chiesto come OO.SS FP CGIL, CISL FP , UIL FPL già nel novembre del 2017 un incontro urgente al Presidente dell’ Unione Vallemarecchia e ai Componenti della Giunta per capire il futuro di questo Ente, ma ad oggi il silenzio è assordante! Per quanto tempo i politici pensano di poter usare un comportamento tanto arrogante quanto sprezzante verso i lavoratori dell’UNIONE, che ogni giorno si adoperano per garantire Servizi ai cittadini? Non siamo in presenza di fannulloni ma di dipendenti che hanno a cuore la responsabilità del loro ruolo, che vogliono continuare ad esercitare con serietà e professionalità all’interno di un Ente Pubblico, dove la Politica non può e non deve abdicare ad un ruolo strategico e responsabile senza affidarsi alla estemporaneità del momento”, concludono i sindacati.

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