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Rimini, approvato il canone sui passi carrai: 19 voti favorevoli

La delibera sulla reintroduzione del canone sui passi carrai sta infiammando il dibattito politico. Questa, in sintesi, stabilisce che chiunque (residenti e imprese) abbia un cartello di Passo Carraio deve pagare un canone annuale che varia a seconda dei metri quadri del passo carraio e dell’ubicazione territoriale; sono esentati dal pagamento solo i passi carrai che consentono l’accesso ai portatori di handicap motorio.

Martedì, la discussione in consiglio comunale sulla nuova proposta della giunta, è durata circa quattro ore. I capigruppo del Pd, Patto Civico, Rimini Futura e Rimini Attiva hanno presentato un emendamento che chiede di ridurre la superficie da assoggettare al canone che non dovrà superare i 10 metri quadri. Il tutto, ha spiegato il capogruppo del partito democratico Enrico Piccari, per non oberare di spese le attività economiche e agricole, dal momonto che hanno bisogno di passi carrai grandi. Tutta la minoranza si è schierata contro la reintroduzione del canone. La maggioranza, invece, ha espresso il suo parere favorevole, senza sollevare alcuna obiezione. Il sindaco Andrea Gnassi è intervenuto ribadendo che questa tassa è indispensabile per far sì che restino basse tutte le altre.

La modifica al regolamento Cosap ha avuto il via libera con diciannove voti favorevoli e nove contrari, così come l’emendamento firmato dai capigruppo di maggioranza; la seduta è stata sospesa e aggiornata a giovedì 21

Soddisfatto l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini, che commenta:“Un provvedimento necessario per garantire la copertura di servizi indispensabili per una comunità, welfare e sicurezza e che nelle previsioni ci consentirà di investire circa un milione e mezzo per garantire il sostegno all’handicap, potenziare la Polizia Municipale e sostenere la valorizzazione della cultura in città. Ricordo inoltre che questo provvedimento si inserisce in un Bilancio 2018 che, così come negli ultimi due esercizi, non tocca la pressione tributaria né i servizi a domanda individuale, coerentemente al fatto che Rimini tra i Comuni capoluogo dell’Emilia Romagna, ha già i livelli più contenuti di spesa pro capite. L’applicazione della Cosap ai passi carrai avrà inoltre un impatto calmierato, anche per la scelta di applicare tariffe mediamente più basse a quelle applicate nei comuni capoluoghi dell’Emilia Romagna e dei comuni vicini, come si può vedere anche attraverso una semplice comparazione”.

La previsione per il 2018 si attesta su tariffe che vanno da un minimo di 17 euro a un massimo di 25 euro al metro quadrato, per un costo medio stimato pari 50-60 euro a cartello.

 

Nella seduta di ieri il Consiglio Comunale ha inoltre approvatolo “schema di convenzione tra l’azienda Usl della Romagna e il Comune di Rimini per l’esercizio delle funzioni socio assistenziali delegate” per il periodo 2018/2020 (16 favorevoli, 4 contrari, 6astenuti) e lo schema di “convenzione per la gestione associata dell’integrazione sociosanitaria nel distretto di Rimini tra il Comune di Rimini, il Comune di Bellaria Igea Marina, l’unione di comuni Valmarecchia e l’azienda Usl della Romagna” (18 favorevoli, 3 contrari, 6 astenuti). Infine, via libera (20 favorevoli, 10 astenuti e nessun contrario) alla costituzione del diritto di proprietà superficiaria a favore del Comune di Rimini per consentire interventi di riqualificazione al centro sportivo di Rivabella.

 

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