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Le slot riminesi ingoiano quasi 400 milioni all’anno: ecco i dati della della provincia comune per comune

Quanto si gioca nel tuo comune su slot machine e video lottery? Qual è il reddito medio della popolazione? I quotidiani locali del Gruppo Gedi con l’aiuto del Visual Lab di Gruppo e di Dataninja, società che si occupa di datajournalism, hanno elaborato un database che contiene tutti questi dati e non solo. Cifre e numeri, su un tema delicato come quello delle slot, che il Gruppo Gedi ha deciso di mettere a disposizione di tutti, cittadini, enti locali, sindaci, amministrazioni comunali.

Solamente nel 2016 nella penisola si sono spesi circa 95 miliardi di euro, il triplo rispetto a quanto previsto dalla manovra finanziaria del 2018. Con oltre 400mila slot machine presenti sul territorio la spesa dei cittadini nel gioco d’azzardo si conferma in crescita rispetto agli anni precedenti(

Abbiamo raccolto i dati della provincia di Rimini. Il dato complessivo delle giocate 2016 è 324 milioni di euro con 2569 apparecchi sparsi nei comuni della provincia. La media provinciale è di 997 euro pro capite spesi nelle cosidette “macchinette” ma con differenze sostanziali da Comune a Comune. Infatti passiamo dai 1,799 euro di Riccione ai 62 di Gemmano.

Vediamo la classifica complessiva

Le giocate complessive sono in milioni di euro. Alcuni comuni non sono in elenco perché non hanno slot. Come si può calcolare, il totale della provincia di Rimini per il 2016 è assommato a oltre 385 milioni di euro.

Al primo posto si colloca Riccione. Certo comune turistico e pertanto la classifica risente dei non residenti. Tuttavia altre località turistiche hanno spese pro capite molto più bassa. Ma vedremo in seguito.
Al secondo e terzo posto di questa classifica si collocano Coriano e San Giovanni entrambi i comuni con poco più di 1300 euro pro capite spesi nelle slot
I più virtuosi sono i comuni collinari dove svetta Gemmano con appena 62 euro a testa.

Si parlava di comuni turistici. Vediamo cosa succede sulla costa romagnola sino a Cervia.

Anche qui le giocate complessive sono in milioni di euro.

Come si nota svetta Cesenatico, Seguono Cervia e Riccione. Chiude Misano.
Cosa porta a dati così diversi? Difficile dirlo. Come si nota non vi è nessuna relazione stretta neanche con il reddito pro capite. Infatti la differenza è minima tra Cesenatico (15955 reddito) e Misano (16529).

Fabio Grassi esperto di turismo, di Cesenatico prova a leggere questi dati in un modo interessante.
“Tanti anni fa, nel 1982, ero in un paesino dell’Andalucia e vidi per la prima volta un biglietto del Bingo, la lotteria nazionale, che già a quel tempo era settimanale. Ed entrai per la prima volta in una sala di slot machine, in Italia non erano ancora arrivate. Mi fecero notare che nelle grandi città spagnole come Madrid, Valencia e Barcellona non c’erano le sale da slot machine e che, sì, a loro le avevano messe perché non sapevano come passare il tempo, teatri e musei neanche l’ombra e per andare a vedere uno spettacolo o una mostra d’arte dovevano fare parecchi chilometri.
E allora la mia Cesenatico potrebbe sconfiggere questa malattia se solo investisse davvero, come promesso, nella cultura, utilizzando le sue meravigliose strutture, dal Palazzo del Turismo al Teatro comunale, le sale dei piani superiori del Museo della Marineria, ristrutturando l’ex Lavatoio e la Scuola Saffi, magari cercando sponsor tra l’imprenditoria locale, regionale e di tutta Italia, e non solo presentando progetti europei che non verranno mai finanziati. 

La cultura può sconfiggere le “macchinette” mangia soldi? Non sarà la soluzione definitiva ma sicuramente può aiutare. Anche nel sapere che le slot ti ridanno indietro un terzo di quello che giochi. Della serie se ti va bene perdi (molto o poco dipende da altri fattori)

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