“Al 30 giugno 2017 sono 159 i detenuti presenti nell’istituto penitenziario di Rimini. Di questi, 80 sono stranieri” – a renderlo noto sono il segretario romagnolo della Lega Nord, Jacopo Morrone, e il collega riminese Bruno Galli: “la situazione del carcere di Rimini, a livello romagnolo, è la peggiore. Sia per percentuale di stranieri che per numero di presenze in termini assoluti”. Il dato evidenzia un incremento pressoché costante della detenzione riminese: “nel 2016 su 146 detenuti, 73 erano stranieri. In pratica la stessa percentuale del 50% ma calibrata su un numero più basso di presenze complessive.” Stesso copione nel 2015 e nel 2014, rispettivamente archiviati con 92 ‘ospiti’ in totale, di cui 49 stranieri, e 110 di cui 50 stranieri. “Numeri allarmanti se si prende in considerazione l’incidenza percentuale degli stranieri presenti sul territorio riminese (pari al 10% circa)” – attaccano gli esponenti della Lega – “in pratica uno su due dei detenuti presenti nella casa circondariale di Rimini, non è italiano”. “Su 80 detenuti stranieri attualmente presenti nel carcere di Rimini – chiosa Morrone – la maggior parte, ovvero 47, deve rispondere almeno di un capo di imputazione afferente reati contro il patrimonio e 31 di illeciti contro la persona. Anche in questo caso, rispetto al 2016, il trend è in aumento. Lo scorso anno erano 34 i detenuti stranieri colpevoli di reati al patrimonio. 33 invece nel 2015.”