Era il 2 ottobre del 2015 quando il sindaco di Montecolombo (non vi era ancora stata l’unificazione con Montescudo) veniva arrestato con l’accusa di truffa aggravata, falso e abuso d’ufficio.
Le indagini che ne hanno portato all’arresto erano iniziate nel 2013 quando, secondo quanto hanno ricostruito dii carabinieri, il sindaco era finito indagato per abuso d’ufficio in merito a vicende legate a un collaudo e a una casa costruita su un terreno agricolo destinata ai familiari. L’indagine era partita dalla segnalazione di alcuni cittadini.
Ad inguaiare ulteriormente il sindaco, anche un esposto presentato in Procura da alcuni farmacisti della zona che si sarebbero visti negare, in maniera ingiustificata, l’autorizzazione a trasferire la farmacia da Monte Colombo a Taverna. Pare, infatti, che all’origine del diniego vi sia la volontà del sindaco di non danneggiare un amico farmacista.
Tra le accuse anche quella di aver favorito la Comunità dei ragazzi del Lago restituendo una fideiussione di 300 mila euro alla comunità dei Ragazzi del Lago in cambio di voti alle ultime elezioni.
A distanza di due anni si sono concluse le indagini ed è stata accolta la richiesta della Procura della Repubblica di Rimini di rinviare a giudizio l’ex sindaco Fiorini. Sono stati rinviati a giudizio anche l’ex vice sindaco Eleonora Troiani, Giuseppe e Pierfrancesco Fiorini e Giacomina Casadei, Mara Minardi e Mauro Massari.
Eugenio Fiorini ha sempre respinto ogni accusa. Ora il processo farà luce su questa vicenda.