Silvia Calderoni attrice della compagnia teatrale di Rimini dei Motus, – compagnia premiata con il Sigismondo d’Oro nel 2007 – è stata aggredita perché come suo ovvio diritto, ha usato il bagno delle donne. Succede questo a Roma, in un bar, proprio in un periodo che si moltiplicano le iniziative per combattere la violenza sulle donne.
Silvia Calderoni usa il suo profilo FB per denunciare il fatto e non solo:
“Questo non è sicuramente il luogo giusto, ma è quello che forse più velocemente può far circolare le mie riflessioni e le mie proposte.
Sabato pomeriggio, in un bar in centro a Roma, sono stata aggredita pochi minuti dopo che ero uscita dal bagno. Strattonata e soprattutto minacciata d’essere picchiata o meglio, picchiato.
Ed eccoci arrivati alla natura del problema (non potevo usare parola migliore!): scambiata per bio-maschio o forse per bio-maschio gay ho pisciato nel bagno delle donne e una ragazza che mi ha vista è uscita indignata ed è andata ad informare il compagno. In pochi minuti il bar si è trasformato in un saloon, tra urla spintoni e grandi incomprensioni fino a che (nella paralisi generale degli altri clienti) non sono riuscita a spiegare (a malincuore) che ero una ragazza.
Scrivo questo per ogni corpo che esce dalla norma e che continuamente viene osservato, giudicato e anche aggredito.
Scrivo questo perché dovermi giustificare dicendo “sono una donna” per evitare un pugno in faccia mi ha fatto male e mi ha fatto piangere.
Scrivo ed invito tutti a ragionare su questo e a prendere posizione. Almeno nella propria testa.
Chiedo a tutti di iniziare ad uscire di casa con un pennarello indelebile nella borsa o nella tasca delle giacca. Credo che sia tempo di castomizzare, modificare, trasformare ogni cartello che incontriamo nei bagni. Sono gradite sirene e unicorni, fumetti e didascalie.”
(Immagini dal profilo FB di Silvia)