Venerdì 3 Novembre ospite della rassegna misanese è il filosofo SALVATORE NATOLI. La parola per guardare lontano è FIDUCIA. Il futuro richiede anche Fiducia. Ed è proprio su ciò che richiamerà l’attenzione del pubblico Salvatore Natoli. L’incertezza del domani che permea la nostra epoca ci induce a vivere confinati nell’esistente senza alcuna progettualità. Diffidiamo degli altri, costruiamo barriere, in una società sempre più disgregata e dominata dall’indifferenza. Serve fiducia, asserisce Natoli, per non perdersi nel presente, fare progetti ed impegnarsi per il futuro. E serve fiducia per uscire dall’isolamento, tornando a scoprire il valore della reciprocità. L’uomo è un nodo di relazioni e, se non accetta il rischio di mettersi nelle mani degli altri, muore ancora prima di essere tradito. Per esistere deve dunque fidarsi. Senza fiducia non ha futuro.
Salvatore Natoli
Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Attento alla ricostruzione delle linee fondamentali del progetto moderno, ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Tra i suoi libri: Non ti farai né idolo né immagine (con P. Sequeri, Bologna 2011); Eros e philia (Milano 2011); L’educazione alla felicità (Reggio Emilia 2012); Perseveranza (Bologna 2014);Il linguaggio della verità. Logica ermeneutica (Brescia 2014); Le inquietudini della fede (Venezia 2014); Antropologia politica degli italiani (Brescia 2014); L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore (Bari-Roma 2015); I nodi della vita (Brescia 2015); Il rischio di fidarsi (Bologna 2016).
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