Quest’anno la festa delle Forze Armate del 4 Novembre, a Rimini, si farà il 5 Novembre. La ragione?
Il 4 Novembre è un sabato ed in centro c’è il mercato ambulante.
Vero che piazza Cavour è libera ma è impossibile per il corteo fare il tradizionale tragitto (piazza Tre Martiri e Piazza Ferrari) proprio a causa delle bancarelle del mercato.
Per queste ragioni l’amministrazione comunale, unitamente alle Forze Armate ed al Prefetto ha deciso di posticipare alla domenica la festa.
E’ successo anche per l’anniversario dell’uccisione dei Tre Martiri il 16 agosto scorso spostata nel pomeriggio. Questa volta si è scelto il giorno dopo perché si rischiava di bloccare tutto il centro storico. Un sabato pomeriggio autunnale vede una presenza di gente a passeggio che avrebbe creato non pochi problemi alla sicurezza ed al percorso del corteo.
Forza Italia tramite il consigliere comunale Carlo Rufo Spina ha protestato per lo spostamento. Scrive il consigliere di Forza Italia:
“Apprendo con profondo sdegno che l’Amministrazione comunale intenderebbe celebrare la Festa della Vittoria, dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che cade sabato 4 NOVEMBRE il giorno successivo 5 novembre.
Il tutto per non spostare il mercato ambulante al sabato pomeriggio, cosa che sarebbe peraltro possibile (senza contare che le celebrazioni potrebbero benissimo essere fatte anche con la presenza del mercato).
Ritengo il rinvio delle celebrazioni al 5 novembre un gravissimo insulto alla Patria e alla memoria dei nostri valorosi nonni e bisnonni che hanno combattuto e sono valorosamente caduti in quella che viene giustamente considerata la nostra Quarta Guerra d’Indipendenza.
Insulto ancora più grave in quanto perpetrato da un’Amministrazione Pubblica nell’esercizio delle sue funzioni ufficiali.
Forza Italia si appella al Prefetto di Rimini nella sua duplice funzione di Autorità civile e militare, affinchè nel centenario della ricorrenza di Caporetto non venga infangata o sminuita la memoria di quanti perirono e combatterono per rendere unita la Nazione Unita e mantenerla libera dal giogo straniero.
Possono sembrare fatti lontani, ma la libertà di oggi deriva anche dal sacrificio dei nostri bisnonni di ieri.
Una ricorrenza si celebra quando scade, altrimenti non ha senso.
Non stiamo mica parlando della festa della mamma o della festa degli animali, stiamo parlando della Grande Festa dell’Unità Nazionale.
E mentre il 4 novembre il Presidente Mattarella sarà presso l’Altare della Patria in Roma a deporre la corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto, così nello stesso istante dovrà fare il Prefetto di Rimini nelle piazze cittadine all’ombra dei nostri monumenti.
Tutto il resto sono chiacchiere, demagogia, ideologia, insulto e disonore.”