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Alla Cineteca una serie di eventi per i cinquantanni del ’68 a Rimini

L’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della provincia di Rimini, con il patrocinio del Comune di Rimini e in collaborazione con la Cineteca comunale, invita la cittadinanza a una serie di eventi per i cinquantanni del Sessantotto a Rimini.

Martedì 24 ottobre ore 21 – Cineteca di Rimini
proiezione del film
Assalto al cielo di Francesco Munzi (Italia 2016, 72’)
presenteranno: Fabio Bruschi e Gianfranco Miro Gori

Venerdì 27 ottobre ore 17 – Cineteca di Rimini
presentazione del volume
A Rimini il ’68 degli studenti. Storia di un inizio
a cura di Fabio Bruschi
Panozzo Editore, 2017
saranno presenti: Alberto Malfitano, direttore dell’Istituto, Fabio Bruschi e gli autori del volume.

«In questa “storia di un inizio” prima di tutto viene il luogo, Rimini. Poi il cosa, che è anche il quando, il Sessantotto. Infine il chi, gli studenti».

Cinquant’anni fa, sabato 28 ottobre 1967, “l’evento Sessantotto” esplode anche a Rimini con grandi scioperi e assemblee cittadine di migliaia di studenti delle medie superiori. Un movimento sorprendentemente precoce per una città di provincia e che diventa subito ampio, innovativo, articolato, duraturo.

Questo volume, curato da Fabio Bruschi, ne ricerca le caratteristiche nella ricca stratificazione politica, culturale e religiosa della città, nei “caratteri originari” della Rimini degli anni del “boom” e nella generazione figlia di un’Italia giovane e ancora aperta al futuro.
Dodici saggi raccontano cosa c’era attorno al ’68 riminese: la storia, l’urbanistica, i libri, il rock, il cinema, i consumi, l’economia, la religione, il costume, gli intellettuali, e naturalmente i protagonisti: gli studenti che hanno “fatto” il Sessantotto a Rimini.

Il vome è corredato da fotografie provenienti dal Fondo Minghini della Biblioteca Gambalunga, dal Fondo ’68 dell’ Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della provincia di Rimini e da archivi privati.

Sabato 28 ottobre ore 21 – Cineteca di Rimini
proiezione del film
Nostra Signora dei Turchi (Italia 1968, 125’)
Presentazione di Fabio Bruschi

L’ingresso a tutti e tre gli eventi è gratuito e fino ad esaurimento posti
La copertina

 

L’indice
Prefazione di Alberto Malfitano
Introduzione di Fabio Bruschi
Il Sessantotto a Rimini
A Rimini, verso dil ’68 di Giuseppe Chicchi
A Rimini il ’68 cominciò nel ’67, a Forlì di Fabio Bruschi
Le vite degli altri. Remigio Pian e Carlo Alberto Balducci, presidi di Elisa Gardini
Girovagando per le strade del movimento di Leonardo Montecchi
Attorno al ’68
Ma quanti erano? Dialogo fra non-riminesi sulla scena socio-economica del ’68, a Rimini di Antonio Mazzoni e Carlo De Gregorio
Dal ponte all’arco, a spasso per negozi di Fabio Bruschi
L’anno di un solo libro di Piero Meldini
Al cinema nel ’68 di Gianfranco Miro Gori
Beat, Pop, Rock: un teenager a Rimini negli anni ’60 di Jader Viroli
Scuole e luoghi della città di Fabio Tomasetti
Documenti
La parola, allora di Fabio Bruschi
Relazione dei gruppi di studio all’assemblea del Liceo Classico “Giulio Cesare” di Rimini
Considerazioni di Domanico Pazzini

La quarta di copertina
Il tempo: «Allora il tempo non era esploso, era ancora un tempo unico, un tempo certo: “Le lezioni, nell’anno scolastico 1967-68, avranno inizio il 2 ottobre 1967 e termine il 28 giugno 1968”. Un tempo verticale, vettoriale, significativo: un tempo che aveva delle intenzioni e prometteva un futuro».
Il luogo: «Una delle massime concentrazioni al mondo di turismo balneare, intrattenimento e prodotti di consumo dell’industria culturale pop. Era simultaneamente molto di più – e molto di meno – di una città della solida provincia romagnola».
Perché, nella Rimini “americana” degli anni Sessanta, il ’68 accade prima «e forse più che altrove»?
Rispondono dodici saggi: la storia, l’urbanistica, i libri, il rock, il cinema, l’economia, la religione, il costume, gli intellettuali, la memoria.
«Avessimo davvero studiato Hegel, come da programmi ministeriali, avremmo visto aleggiare lo spirito del tempo».

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